“Dopo giorni di nostre pressanti richieste di commissariamento della Regione e di dimissioni dell’assessore alla Sanità per manifesta inadeguatezza nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale, la montagna ha partorito il topolino: il presidente Emiliano ha deciso di affidare l’organizzazione e la logistica per i vaccini al dottor Lerario, capo della Protezione Civile, attribuendo a Lopalco ‘gli aspetti scientifici e sanitari'”.
La nota è dei consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.
“La domanda sorge spontanea: quali sarebbero gli “aspetti scientifici” di competenza di un assessore regionale, che ne giustificano la permanenza in carica?
Ad Emiliano vogliamo dare un consiglio: nella vita, come nella politica, bisogna saper prendere delle posizioni chiare e con una giustificazione sostenibile agli occhi dell’opinione pubblica.
O il presidente sceglieva la linea della “difesa a spada tratta” di Lopalco, sostenendo la bontà della sua azione politica, oppure decideva di sollevarlo dall’incarico, affidando quest’ultimo a persona competente.
Le mezze misure, in questo caso, non servono. Così come non è accettabile il solito scaricabarile: oggi Emiliano dà ai giornalisti la colpa di aver generato confusione sulla campagna vaccinale.
Tradotto: i giornalisti pugliesi che hanno raccontato passo passo l’organizzazione della campagna vaccinale, erogando un servizio utile ai cittadini, adesso sono diventati responsabili del caos.
A tutti i giornalisti pugliesi va la nostra solidarietà, ma soprattutto la nostra gratitudine, perché con il loro lavoro hanno sopperito alle carenze informative della Regione, hanno dato voce al malcontento delle persone e hanno denunciato ogni disservizio e disfunzione del sistema.
Un sistema creato dalla Regione e dalla sua guida, non certo dai giornali e dalle tv” – hanno concluso la nota.
Emiliano solleva Lopalco dalla campagna vaccinale, Gruppo FI: “La montagna ha partorito il topolino!”
"La domanda sorge spontanea: quali sarebbero gli “aspetti scientifici” di competenza di un assessore regionale, che ne giustificano la permanenza in carica?"