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giovedì, 26 Dicembre 2024
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Barletta – Caso supermercato al castello, lavori sospesi per 7 giorni e la lettera inviata al ministro Franceschini

Dopo aver “strigliato” i dirigenti comunali (dell’Area tecnica e del settore Attività produttive) in merito ai “Lavori di costruzione dell’esercizio commerciale in via Cafiero”: in buona sostanza Cannito asseriva, in una lettera inviata agli stessi dirigenti in data 9 aprile 2021, di non essere stato informato circa i provvedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione del medesimo esercizio commerciale; lo stesso primo cittadino, qualche ora prima che si tenesse la manifestazione, (tenutasi oggi dalle ore 17:00 alle ore 19:00) dinanzi al cantiere di via Cafiero, ha diramato una nota stampa  con la quale ha fatto sapere quanto segue:

Barletta, lunedì 12 aprile 2021 – Si è svolta nella tarda mattinata di oggi l’incontro fra Amministrazione comunale e rappresentanti del gruppo Lidl per discutere della realizzazione del supermercato della nota azienda tedesca in viale Cafiero.

Preliminarmente è stata appurata la volontà delle parti a dialogare senza precludere alcuna possibilità.

Sul tavolo le richieste dell’Amministrazione comunale, presentate dal sindaco Cosimo Cannito, il quale propone la sospensione dei lavori per sette giorni, tempo necessario alla elaborazione di proposte congrue e sostenibili per tutti.

I rappresentanti di Lidl, gli ingegneri Corrado De Bari e Alessandro Spilotros, responsabili dello Sviluppo immobiliare di Lidl per le regioni Puglia, Basilicata e Calabria, insieme al professor Palma, legale dell’azienda, ribadita la legittimità di tutto l’iter amministrativo e autorizzativo che ha portato ai lavori di realizzazione della struttura, si sono congedati senza preclusione alcuna, bensì volendo informare i vertici del gruppo commerciale per decidere su quanto argomentato. Si resta in attesa della decisione della proprietà.

Cannito

Allo stesso tempo, la consigliera comunale del PD, nonché segretario cittadino del Partito Democratico, Rosa Cascella, ha comunicato, a nome di tutti i gruppi consigliari di opposizione, di aver inviato una lettera al  Ministro della Cultura, Dario Franceschini, il cui testo è riportato di seguito:  

Cascella

Egregio Signor Ministro,

Come ogni anno, il 14 marzo si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero che Lei guida, con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzare i cittadini sui temi della tutela ambientale, ma non solo.

Il Ministero attribuisce grande valore agli attuatori di buone pratiche per la difesa e la promozione della qualità del paesaggio e della vita delle comunità locali, capaci di testimoniare le potenzialità del patrimonio culturale attraverso la creazione di economie sostenibili e la diffusione e la divulgazione di valori etici, solidaristici, di identità e di radicamento nel territorio.

Il 15 marzo l’Amministrazione comunale di Barletta ha approvato una delibera finalizzata alla richiesta alla Regione di un finanziamento per la costituzione di un Parco urbano, che prevede la “rigenerazione morfologica e il riassetto funzionale dell’area del Castello in via Ferdinando Cafiero e la copertura della viabilità carrabile antistante il Castello stesso”.

 L’atto è in piena e clamorosa contraddizione col “via libera” dato dallo stesso Comune alla realizzazione di un supermercato a ridosso dei bastioni del maniero federiciano.

Sabato 10 aprile, su Raiuno, la trasmissione “Linea verde life” ha messo in evidenza la bellezza 

abbagliante di Castel del Monte e dei Castelli di Barletta e Trani.

Il Castello di Barletta, ahilui e ahinoi, è dalla fine di marzo “spettatore troppo ravvicinato” dei lavori avviati per la costruzione di una “media struttura di vendita” sulla superficie di un vecchio opificio condonato nel 2018 a seguito di un riesame di una pratica di condono avviata nel 1986 e “completata” (evidentemente non troppo) nel 2005.

Attorno al permesso di costruire rilasciato il 23 dicembre 2020 e sugli atti propedeutici e conseguenti, si è aperto una sorta di “teatrino dell’assurdo”: l’Amministrazione in carica, a iniziare dal sindaco, dichiara di non averne saputo nulla fino all’apertura del cantiere e al divampare delle polemiche.

Tutto ciò sta suscitando perplessità, sconcerto, sdegno e sfiducia nella capacità della politica e della pubblica amministrazione di governare con scienza e coscienza il territorio, considerando anche la non trascurabile circostanza per cui adiacente all’area di cantiere si trova una superficie sulla quale vi era un deposito di idrocarburi dismesso ma senza che sia stata ancora effettuata la bonifica promessa. 

La vicenda, peraltro, è anche approdata all’attenzione dell’aula del Senato della Repubblica, grazie all’intervento del sen. Ruggiero Quarto, barlettano, esponente del Movimento 5 Stelle.

Sembra assurdo che la pubblica amministrazione sia persino incapace di provare a correggere se stessa, quantomeno provando ad approfondire il merito di una questione che presenta tuttora molti punti da chiarire.

Non possiamo assistere inermi allo scempio paesaggistico, architettonico, culturale, ambientale e archeologico in corso.

Facciamo appello alla Sua autorità e autorevolezza per fermare l’obbrobrio che si sta perpetrando.

Rosa Cascella Consigliere comunale PD, Antonio Divincenzo Consigliere comunale PD, Ruggiero Mennea Consigliere comunale PD, Rosanna Maffione Consigliere comunale PD, Benedetto Delvecchio Consigliere comunale Pd, Carmine Doronzo Consigliere comunale Coalizione civica, Ruggiero Quarto Consigliere comunale Coalizione civica, Michelangelo, Filannino Consigliere comunale Coalizione civica, Antonio Coriolano Consigliere comunale Cinque Stelle, Maria Angela Carone Consigliere comunale Cinque Stelle e Giuseppe Basile Consigliere comunale Cinque Stelle
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