L’Associazione Fotografi Andria rende noto che nelle scorse settimane alcuni studi fotografici della città di Andria sono stati sottoposti a controlli da parte degli agenti della Polizia Municipale di Andria.
“A tal riguardo, siamo intervenuti – si legge nella nota inviata dalla categoria – a difesa della nostra categoria e abbiamo provveduto a scrivere alla Sindaca Bruno, all’Assessore Colasuonno ed al Comandante della Polizia Municipale circa le ragioni o motivazioni di tali controlli così attenti e puntuali nei confronti degli studi fotografici.
Ad oggi, nessuna risposta ci è pervenuta.
I fotografi andriesi, sin dall’inizio della pandemia, hanno assunto un comportamento rispettoso e collaborativo, nei confronti della cittadinanza, rispettando le regole.
Oggi siamo stanchi, abbiamo difficoltà economiche importanti e siamo stati abbandonati completamente dalle Istituzioni.
Di contro, siamo sottoposti, senza sapere le ragioni o motivazioni di tutto ciò, a controlli puntuali e serrati.
Ora è giunto il momento di dire basta.
A tal proposito, invitiamo tutti i fotografi andriesi a tenere alzate le saracinesche e le luci accese degli studi professionali, come segno tangibile di esistenza da parte di una categoria ormai dimenticata e bistrattata“.