Non si fa attendere la risposta del Centro sinistra andriese alle dichiarazioni dei consiglieri comunali dell’opposizione in merito allo stanziamento dei 30 milioni di euro da parte della Conferenza Stato-Regioni per favorire il risanamento del Comune di Andria.
“Non ci resta che ridere. E’ quanto si meritano gli eroici consiglieri di centro destra che cercano di difendere il disastro combinato ai danni della città, e non solo del comune.
L’aiuto dello Stato alla procedura di risanamento è dovuto al cambio radicale di obbiettivi e di personale politico al comune, che ha cominciato a ridare credibilità alla città, anche se le sfide sono ancora tutte da vincere.
Adesso che i numeri veri vengono fuori si comprende bene quanto hanno ferito la vita della comunità:
- Parlano ancora di espropri di 20 anni fa per coprire le vergogne: non capiscono che, dopo aver
chiesto, molte volte illegalmente, le differenze alle imprese del PIP questa vecchia storia non può
produrre deficit, neanche se a gestire fossero loro; - Sono emersi negli ultimi giorni altri 8 milioni di debiti del comune del periodo d’oro del centro
destra, verso il sistema dei rifiuti, sempre controllato da loro, producendo buchi sia nell’ ambito
Rifiuti che nelle casse comunali: due deficit in un colpo solo; - Ci sono oltre 40 milioni di euro di tributi non riscossi: che sono la vera causa strutturale del
disastro perché questi crediti nel bilancio sono quasi del tutto sterilizzati. Il tutto mentre
aumentavano le aliquote al massimo. Poi, visto che non si potevano più aumentare, hanno pensato di raddoppiare: 2 aliquote per il 2015, insomma un lascia e raddoppia che ha fatto sorridere tanti; - Nel bilancio abbiamo rintracciato quasi 6 milioni di euro sterilizzati, e mai utilizzati per le politiche
sociali: mentre anziani fragilità e persone in stato di bisogno soffrono, 6 milioni di euro accantonati: non a causa del deficit, perché non creano deficit, ma a causa delle loro scelte. - Il nostro dovere morale e politico è quello di sbloccarle e di rimetterle a disposizione della comunità.
Si potrebbe continuare ancora per molto. Invece la nostra scelta è rimboccarci le maniche, trovare le risorse e le idee, nelle istituzioni e nella città risanare e ripartire, specie dopo le sofferenze e le
solitudini della pandemia: l’aiuto di stato è solo un primo risultato.
Quanto a loro, viste le responsabilità dei loro danti causa e le amenità di cui parlano, rispondiamo
parafrasando un grande film: non ci resta che ridere , di un riso amaro.”