Le ricchezze culturali che ci circondano sono un vero e proprio bene comune. Tutelarle è il minimo indispensabile, per tutto e per tutti . In qualità di testimonianze del nostro passato, in realtà, dovremmo sentirci fortunati ma purtroppo non sempre emerge un senso di civiltà comune. La cura dell’ambiente dovrebbe diventare un diktat vero e proprio e soprattutto le nuove generazioni dovrebbero essere chiamati a svolgere un ruolo fondamentale in tutto ciò. Opinioni e lati negativi a parte, c’è però da lodare quando impegno comune e spirito di gruppo si mettono a disposizione del collettivo. La Via Francigena è sicuramente uno dei segni distintivi del territorio canosino. Prima di giungere però ad illustrare i dettagli dell’iniziativa è giusto fare un breve excursus storico.
Infatti, la Via Francigena rappresentava nel Medioevo uno dei principali pellegrinaggi assieme a quello verso la Terra Santa e quello di Santiago de Compostela. Sostanzialmente, il suo inizio è da localizzare nella città di Canterbury, nel Nord della Francia, per poi terminare la prima parte del suo percorso a Roma. L’ obiettivo era quindi giungere alla tomba dell’apostolo Pietro anche se non tutti concludevano il proprio percorso nella Capitale. Il secondo tragitto della “Via Francisca” trovava invece il suo epilogo in quel di Brindisi, terra d’imbarco non a caso verso la Terra Santa.
Tornando alla stretta attualità, una parte di questo meraviglioso percorso è situato fra Canosa di Puglia e Cerignola e a quanto pare, le due città si sarebbero unite allo scopo di pulirla e ridarle un maggior decoro. Domenica 23 maggio più di 60 associazioni fra le due città a ridosso del Fiume Ofanto saranno impegnate in questa iniziativa. Promossa dall’associazione “Vai Francigena Canosa”, l’invito si estende anche a chi, singolarmente, vorrà unirsi nel raggiungimento di questo obiettivo. Ulteriori dettagli saranno diffusi nei prossimi giorni. Minimo sforzo, massima resa: la cultura del bello e della civiltà ha bisogno di tutti.