«Ieri a Patrick Zaki sono stati convalidati altri 45 giorni di carcere, ed è stata respinta la richiesta dei suoi avvocati di cambio dei giudici.
Insomma la situazione per lo studente ingiustamente detenuto in Egitto, invece di migliorare, peggiora, e forse per questo è ancora più importante in questo momento tenere alta l’attenzione sul caso». Lo scrive in una nota l’Assessora alla Cultura del Comune di Andria Daniela Di Bari.
«Dopo i manifesti affissi in giro per la città per chiederne la liberazione, e dopo l’approvazione della proposta del Consiglio Comunale per concedergli la cittadinanza italiana, abbiamo pensato all’installazione “UNO DI NOI”» continua la nota.
«La sagoma di Patrick Zaki a grandezza naturale, è stata posta “a sedere” ad uno dei banchi delle aule studio della Biblioteca Comunale, perché sia chiaro il fatto che la prepotenza dello stato egiziano si è abbattuta su un ragazzo qualunque che non voleva far altro che studiare. Sarebbe potuto essere nostro figlio, nostro amico, nostro fratello, insomma: UNO DI NOI».
Venerdì 9 aprile, alle 19:00, sulla pagina Facebook di Andria Bene in Comune si parlerà del senso di questa iniziativa, e di cosa sta succedendo allo studente egiziano.
Interverrà Domenico Bufi di Amnesty International, un rappresentante degli studenti andriesi, l’Assessora alle Politiche Giovanili Viviana Di Leo e l’Assessora alla Cultura Daniela Di Bari, che ha fortemente voluto l’iniziativa.
«Abbiamo scelto di schierare il Comune di Andria dalla parte della libertà, – conclude la Di Bari – e qui resteremo fin quando ce ne sarà bisogno».