Oggi, come è ormai consuetudine, si è svolta la Cabina di Regia dell’istituto superiore di Sanità: ciò che ne è risultato è stato un quadro davvero drammatico.
La Puglia è stata riconfermata in zona rossa almeno fino al 20 aprile.
Nonostante le dure restrizioni, almeno sulla carta, imposte dalla cosiddetta “zona rossa rinforzata”, i contagi nella nostra regione sono saliti in maniera esponenziale negli ultimi giorni, tanto da registrare, proprio ieri, un nuovo record negativo.
L’unico aspetto positivo è il leggero calo dell’Indice Rt che si attesta all’1.09, a differenza dell’1.17 della scorsa settimana.
La Puglia rimane, ahinoi, la quarta regione per incidenza di casi ogni 100.000 abitanti, con il dato allarmante di 318 casi.
Per non parlare delle terapie intensive occupate al 45%, cioè 15 punti sopra la soglia critica imposta dal Governo.
Ciò che langue è il controllo, visti gli assembramenti per strada a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni.
A pagarne le conseguenze delle restrizioni imposte dalla zona di “rischio alto”, a quanto pare, sono solo i commercianti, costretti nella maggior parte dei casi a chiudere le proprie attività in nome di un’ordinanza “fantasma”, che evidentemente non incute ormai più nessun timore.
A questo punto non sarebbe meglio riaprire tutte le attività, in modo anche da controllare gli accessi, con tutti i dovuti accorgimenti, e permettere così di far tornare “a respirare” l’economia?