Dall’Associazione UniPuglia era stato dichiarato un errore il trasferimento di ben 20 milioni di euro nelle mani delle due Camere di Commercio da parte della Regione Puglia che dichiarò pubblicamente di non essere in grado di gestire direttamente le pratiche di erogazione.
Una falla che ora si arricchisce di un elemento che le stesse Associazioni che alla Camera di Bari gestiscono il sistema spartitorio di denaro pubblico, più volte denunciato e riportato dagli Organi di Informazione, non avevano né comunicato preventivamente ai ristoratori di Bari e Bat aventi diritto, né fatto in modo che non accadesse.
La richiesta del Documento Unico di Regolarità Contributiva richiesto quale elemento indispensabile ed essenziale per accedere ai ristori non solo accende gli animi dei ristoratori beffati da qualcosa che non era né previsto né tantomeno discusso prima della predisposizione dei Bando ma anche quella della Dirigenza di UniPuglia il cui Presidente regionale, Savino Montaruli, oggi dichiara: “Mi meraviglia moltissimo che la Camera di Commercio, alla quale io stesso sono iscritto da decenni, abbia taciuto questo elemento fondamentale di ostacolo ed abbia proceduto con quella modalità penalizzante che addirittura rende impossibile a moltissimi di poter accedere ai fondi regionali.
L’amico Alessandro Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio di Bari, Presidente Confcommercio Puglia e Bari – Bat, Presidente di Nuova Fiera del Levante, Presidente di Unioncamere Puglia, Vice-Presidente di Confcommercio nazionale e componente di Consorzi, Ente Bilaterale e gli auguro futuro Presidente della Regione Puglia, si è compiaciuto per il risultato ottenuto dal sottoscritto nel momento in cui ho evitato che venisse richiesto il DURC agli Ambulanti in sede di rinnovo automatico delle concessioni, con la conseguente emanazione di una nota a tutti i comuni con la quale la Regione ha stabilito che era ILLEGITTIMO richiedere il DURC, proprio sostenendo la mia tesi.
In tale occasione le parole del collega Ambrosi sono state: “Bene ha fatto la Regione a chiarire tale circostanza che rischiava di abbattersi come una mannaia su un settore già fortemente provato dalle restrizioni e dai provvedimenti di chiusura presi dai Sindaci di alcuni comuni a macchia di leopardo, come già abbiamo più volte nelle scorse settimane denunciato. Sarebbe stata la mazzata finale per il commercio su aree pubbliche”.
Ebbene, credo che le stesse parole ora debbano essere espresse per i ristoratori cui la “Sua” Camera di Commercio sta richiedendo i DURC obbligatori per l’erogazione dei ristori, eliminando questa iattura e rendendo serena la Categoria visto che i soldoni nelle casse della Camera di Commercio la Regione li ha trasferiti da tempo e che devono essere immediatamente erogati a chi ne ha diritto, senza preclusioni o burocratizzazioni che servono solo a perdere tempo e ad esagitare gli animi fin troppo accesi.
In fondo le manifestazioni con i piatti a terra dovrebbe pur essere servite a qualcosa, o no?” – ha concluso Montaruli di UniPuglia che ha richiesto alla Regione ed alla stessa Camera di Commercio di fare un passo indietro, oltre che a verificare la legittimità di tale richiesta ai ristoratori. Infatti non stanno partecipando ad alcuna gara pubblica né ad appalti miliardari.