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martedì, 24 Dicembre 2024
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Puglia arancione, Fratelli d’Italia: “Emiliano è sempre contento?”

Intanto ieri a Bari si è tenuta una manifestazione pacifica con migliaia di operatori economici di tutti i settori: "Le Istituzioni e la politica non hanno avuto il coraggio di venire in Piazza"

“Ma Michele Emiliano è ancora contento come una settimana fa di avere ancora la Puglia in zona arancione?”

E’ quello che si chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo).

“L’Italia praticamente diventa tutta Gialla, ma la Puglia resta Arancione: anzi, stando alle parole del suo consigliere politico Ernesto Abaterusso, sarebbe stato proprio lui a chiedere al ministro Roberto Speranza a chiedere di rimanere in una zona che impedisce a tutta la ristorazione di riaprire, che impedisce ai cittadini di uscire dal proprio Comune e quindi di poter andare di andare a fare shopping dove vogliono. Una zona che dura da più di un mese che coincide con i SALDI.

Una zona che sta mettendo in ginocchio attività commerciali, di ristorazione, artigianali. Ma Emiliano è contento! Indifferente al grido che si è elevato questa mattina (ieri, ndr) durante la protesta, fin troppo civile, di categorie che rischiano il fallimento. Indifferente nonostante il fatto che restiamo in zona Arancione per le inefficienze del suo sistema sanitario, per l’inadeguatezza nel gestire questa fase emergenziale sia da parte sua sia che dell’assessore Pierluigi Lopalco.

Per questo avevamo chiesto al Ministero della Salute di commissariare la gestione Covid in Puglia, perché eravamo e siamo consapevoli che la Puglia non è in grado di mettere in campo una strategia che impedisca al virus di circolare. Tutto si è spostato sull’ospedalizzazione fino alla realizzazione di un ospedale Covid nella Fiera del Levante che è una vergogna per sprechi e inutilità, quando invece c’è bisogno di potenziare la prevenzione e l’assistenza domiciliare e territoriale.

“Infine, ma non ultimo. Ma l’assessore alla Sanità chi è? È ancora Lopalco o ne fa le veci Abaterusso? È grande la confusione che regna nella gestione della Sanità pugliese: Abaterusso rilascia interviste con il piglio da assessore, facendo intendere che i rapporti con il ministero erano tenuti direttamente da lui e che a lui il ministro Speranza aveva assicurato che se la Regione Puglia non avesse frapposto ostacoli saremmo andati in zona Gialla.

Siamo quindi in zona arancione perché la Puglia ha frapposto ostacoli? Abaterusso ha agito di sua spontanea volontà o su delega di Emiliano? E se fosse così, a Lopalco va bene essere confinato a dare solo i numeri… dell’epidemia? Roba da circo, se non avvenisse in un contesto così drammatico” – hanno concluso i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

Intanto ieri, venerdì 5 febbraio, a Bari si è tenuta una manifestazione pacifica che ha fatto registrare la partecipazione attiva di migliaia di operatori economici di tutti i settori messi in ginocchio dalle decisioni connesse alla pandemia da Covid-19.

Moltissimi gli interventi dei partecipanti i quali, alternandosi ai microfoni al centro di Piazza Prefettura, hanno esternato non solo la preoccupazione per la condizione in cui versano le imprese ma anche per l’assenza di qualunque prospettiva di miglioramento di tale condizione drammatica.

Tra le Associazioni inserite nel Circuito Indipendente di Coordinamento anche UniPuglia e CasAmbulanti il cui rappresentante Savino Montaruli, attivista del Gruppo, ha dichiarato: “La notizia della permanenza della Puglia in zona arancione continua a surriscaldare gli animi mentre le Istituzioni e la politica non hanno avuto il coraggio di venire in Piazza a prendere atto della disperazione degli imprenditori di settori economici che sono le eccellenze della nostra Puglia e che sono a rischio chiusura definitiva.

Tutto ciò sta generando una tensione sociale di cui quelle stesse Istituzioni assenti e distratte e la politica, unitamente al mondo polisindacale ad essa asservito che non sa più rappresentare le istanze del piccolo commercio, dovranno assumerne appieno le responsabilità” – ha concluso Montaruli.

Intanto continua la raccolta di adesioni per la Manifestazione che si svolgerà a Piazza di Monte Citorio giovedì 11 febbraio 2021 dalle ore 09,00.

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