“La presenza questa mattina a Barletta, presso la casa di riposo Regina Margherita
dell’assessora regionale al Welfare Rosa Barone (sulla cui recente nomina si è tanto discusso) è già un risultato perché da tempo avevo auspicato e sollecitato l’intervento della Regione Puglia e ringrazio per questo il senatore Ruggiero Quarto e la consigliera regionale Grazia Di Bari che hanno voluto portare
all’attenzione della neo assessora le criticità dell’Asp di Barletta”.
Lo ha detto il sindaco Cosimo Cannito accogliendo, insieme all’assessora comunale ai
Servizi sociali Maria Anna Salvemini e al consigliere Giuseppe Losappio della Commissione Affari Socio sanitari, nella sua prima visita istituzionale, l’assessora Barone per un sopralluogo alla struttura, chiusa dal 2015, ristrutturata e ampliata a luglio del 2018, per un costo di circa 2.600.000 euro, e mai aperta.
Agli originari 27 posti della casa di riposo dei Cappuccini, come si usava chiamarla in città,
oggi grazie ai lavori eseguiti dalla regione Puglia su un terreno donato dal comune di
Barletta, si aggiungono 30 posti di Residenza sociosanitaria assistita, 30 per un centro
diurno e 50 per il centro polivalente, un circolo ricreativo aperto agli anziani della città.
Le camere sono nuove e arredate di tutto punto, la cucina ampia e attrezzata, il salone per
ricevere le visite, ricavato nella vecchia ala adiacente la chiesa di Santa Maria degli Angeli,
detta dei Cappuccini, è addirittura affrescato e fuori c’è un ampio giardino. Ma è tutto
chiuso da anni.
Nel frattempo la regione aveva nominato un presidente dell’ASP e il comune di Barletta il consiglio di amministrazione.
Quest’ultimo è rimasto in piedi mentre il primo si è dimesso e l’opera resta vuota a fronte di una domanda incipiente in città per anziani che ne avrebbero bisogno e sono costretti a rivolgersi a strutture private anche fuori città.
“Senza il fattivo intervento della regione Puglia, vista anche la situazione debitoria dell’ASP Regina Margherita di circa 600.000 euro – ha detto il sindaco Cannito – questa’opera resterà ancora inutilizzata ed è davvero un peccato e uno spreco viste le richieste e la forza lavoro che è rimasta a mani conserte, ben 11 addetti che venivano impiegati per l’assistenza agli anziani più gli altri di cui ci sarebbe bisogno e il dipendente di ruolo della struttura”.
“Ringrazio ancora l’assessore per la sua visita – ha concluso Cannito – e mi auguro di poter
ricevere presto buone notizie”.
“Come Movimento 5 Stelle ci siamo sempre interessati di questa struttura, anche grazie al
lavoro intenso svolto dalla consigliera Grazia Di Bari, ora studieremo il caso in maniera
approfondita per poter trovare una soluzione”, così l’assessora Rosa Barone.
“Non vogliamo creare illusioni – ha spiegato Barone – perché c’è una situazione debitoria e complessa ma la struttura rappresenta una potenzialità enorme per il territorio, per gli anziani e le loro famiglie nonché un’opportunità dal punto di vista occupazionale”.
“E’ una buona opportunità da cogliere – ha concluso Rosa Barone – ma non vogliamo fare
promesse che non possiamo mantenere, oggi abbiamo visitato la struttura, ora
approfondiremo e valuteremo con gli uffici le possibilità per risolvere i problemi”.
Ricordiamo, inoltre, che già precedentemente, cosi come nell’ultimo consiglio comunale, era stata avanzata l’ipotesi sia da parte del primo cittadino e sia da parte dell’assise, di poter utilizzare la suddetta struttura “nelle more della sua auspicata riapertura” – cosi come detto dal sindaco – anche come luogo di assistenza per le persone affette da Covid.