“Due Regioni in zona arancione con il Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas che annuncia di volersi rivolgere al Tribunale amministrativo per ricorrere contro la decisione imposta dal Governo mentre in Puglia il suo omologo batte le mani al Ministro Speranza, incurante del gravissimo danno che continueranno a subire le nostre imprese indifese da un sistema polisindacale asservito e silente”.
Dall’Associazione Unibat sottolineano la diversità di comportamento tenuta dai due Governatori e lo fa sollecitando le istituzioni, la politica e il cosiddetto mondo della rappresentanza ad intervenire perché non si può accettare passivamente decisioni così penalizzanti che potrebbero celare altri e diversi “interessi” che non siano unicamente quelli della salute pubblica, altrimenti non si spiegherebbe la diversità di trattamento riservata ad altre Regioni d’Italia.
“Spero – affermano da Unibat, guidata dal Presidente Savino Montaruli – che si possano ascoltare anche dal nostro Governatore le parole pronunciate dal suo omologo Solinas che ha dichiarato: ‘difendiamo i legittimi interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato, che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazione’.
Chissà come la pensano coloro che restano in un alone di compiacente ed asservito silenzio mentre la situazione economica ed esistenziale delle nostre imprese è al minimo della sopportabilità. Peraltro siamo fermamente convinti – continuano da Unibat – che la collocazione della Puglia in zona arancione sia immotivata ed anche sui dati di riferimento che abbiano determinato questa decisione del Ministro, avallata e sostenuta dal Governatore di Puglia, sorgono non pochi dubbi, tanto più che sono stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore Rt non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione, così come non c’è alcun sovraccarico dei servizi assistenziali con una situazione assolutamente sotto controllo e in continuo, progressivo miglioramento” – concludono da Unibat.