“L’invio dei circa 27 mila avvisi di accertamento è stato un atto obbligato in quanto si tratta di crediti iscritti già in bilancio (solo l’imposta, non la sanzione e gli interessi). Non avevamo altra possibilità” – ha spiegato il Sindaco di Andria, avv. Giovanna Bruno, nel corso della conferenza stampa convocata per fare chiarezza sugli accertamenti dei tributi Imu e Tari per l’anno 2015.
“Non potevamo nella maniera più assoluta incorrere in un danno erariale per prescrizione dei termini. Gli avvisi – ha proseguito – sono stati elaborati con l’ausilio di un nuovo software, attivo da pochissimi mesi, che ha creato un disallineamento dei dati. Motivo per cui tanti sono gli errori che adesso si riscontrano e che vanno armonizzati posizione per posizione. Contiamo nella prossima annualità contributiva di andare maggiormente a regime.
Ma per agevolare l’interlocuzione con i contribuenti abbiamo tempestivamente avviato un cassetto fiscale presente sul sito del Comune attraverso cui il cittadino può verificare in tempo reale la propria posizione contributiva, segnalando anche le difformità e consentendo le correzioni. Mai c’era stato un sistema come questo di cui l’amministrazione si fosse dotata”.
Come si sia arrivati ai quasi 27.000 accertamenti lo ha ricostruito il Sindaco: ”Nel 2015 – ha detto – l’Amministrazione allora in carica procedeva all’approvazione tardiva dei tributi, generando un’anomalia nel sistema tributario. A causa, infatti, di un contenzioso dinanzi al Tar promosso dal Ministro dell’Economia e Finanze contro il comune di Andria si creò un sistema di doppia tariffa: dal 1° gennaio e fino al 31 agosto 2015 era in vigore una tariffa, dal 1° settembre al 31 dicembre un’altra.
Rispetto a questo impianto e dopo la pronuncia del Tar, la precedente amministrazione non ha adottato alcuna misura correttiva o modificativa, né mai si è posta il problema di procedere con gli accertamenti in tempi congrui. Piuttosto ha perpetrato con un atteggiamento di svuotamento dell’ufficio Tributi e di non ammodernamento nemmeno dei sistemi gestionali di supporto”.
Quanto poi alle sanzioni e agli interessi posti a carico dei contribuenti anche per atteggiamenti non colpevoli, il Sindaco, che ha tenuto la conferenza stampa insieme all’assessore alla Trasparenza, Giuseppe Tammaccaro, ha spiegato che: “L’Amministrazione tramite delibera di Giunta darà indirizzo agli uffici di verificare caso per caso che, lì dove si sia determinata incertezza del tributo come nel caso di specie e non c’è una omissione da parte del contribuente, la posizione sarà stralciata delle sanzioni e degli interessi che si riscuotono per cassa e non incidono sul bilancio.
Non deve più accadere che i cittadini non abbiano interlocutori, come purtroppo si è verificato finora – ha dichiarato Bruno – Nessuno risponde al telefono, gli appuntamenti vengono fissati con molto ritardo. Procederemo al potenziamento del servizio dello sportello telefonico attraverso le associazioni di protezione civile. Gli uffici sono in evidente sottodimensionamento e lo stato di predissesto dell’ente non consente assunzioni.
Questo è uno dei regali della precedente amministrazione. Infine, questa amministrazione avvierà una collaborazione con gli ordini professionali e con i CAF. Un’iniziativa, questa, che non ha precedenti”.
Su quest’ultimo aspetto l’assessore Tammaccaro, d’intesa con gli uffici, incontrerà a breve i rappresentanti degli ordini professionali, dei Caf e dei patronati per definire i termini della collaborazione.
Anticipato dal Sindaco, il cassetto fiscale “linkMATE” è stato illustrato in dettaglio dal Capo Servizio Tributi, Domenico De Nigris. Vi si accede dall’home page del Portale Istituzionale tra i banner collocati a sinistra e prevede la possibilità, dopo la registrazione dell’utente e la validazione della sua identità, di accedere al dettaglio di tutta la propria posizione di contribuente comunale.
Quanto ai tempi di invio e ricezione, in questi ultimi giorni, degli avvisi di accertamento lo stesso Capo Servizio, De Nigirs, ricorda che: “A metà 2020 è stata comprata la licenza d’uso del nuovo software cui è seguita l’implementazione ed il trasferimento dei dati da un software all’altro.
Quindi la formazione dei dipendenti per il nuovo sistema, tra settembre ed ottobre,prima in presenza e poi anche on webinar dedicati a tributo per tributo. L’implementazione è continuata ed è quotidiana. Senza dimenticare che la pandemia ha inciso sull’organizzazione complessiva del lavoro di ufficio con assenze legate anche allo smart working”.