Un problema che sembra non appartenere a nessuno, quello dei lavoratori delle mense scolastiche del Comune di Bisceglie, eppure a farne l’emblema di un disagio diffuso è in primo luogo la stessa Amministrazione comunale.
“Una situazione molto critica la nostra, mentre assistiamo a un padre di famiglia che nello stesso tempo prende le distanze mentre decanta la vicinanza alle Famiglie bisognose. Però ad oggi nessun impegno concreto è stato dimostrato per risolvere un problema che affligge da tempo la nostra categoria” – inizia così la denuncia dei lavoratori delle mense scolastiche del Comune di Bisceglie.
“Noi ci troviamo ad essere comprensivi della situazione allarmante che stiamo vivendo e delle difficoltà che la stessa pandemia sta arrecando, ma ormai rassegnati al fatto che del servizio mensa almeno per quest’anno rimarrà una vaga speranza con la scuola – sì proprio la scuola, che dovrebbe essere tra le istituzioni maggiormente salvaguardate – etichettata come unica fonte di rischio di contagio.
Siamo di fronte alla sottovalutazione dei problemi di una città allo sbando, priva di ogni protocollo di sicurezza, mentre si lascia il tutto nelle mani del buon senso chiudendo gli occhi davanti al fatto che in pochi pagano duramente le conseguenze. Ci siamo lasciati alle spalle un 2020 che ha solo maturato rabbia, paure e incertezze sul nostro futuro lavorativo; adesso ci prepariamo ad affrontare un 2021 dove vogliamo sperare che le stesse incertezze possano tramutarsi in speranza e garanzie per il nostro avvenire.
L’unica nostra salvezza è la tanto attesa Gara d’appalto, che però pare si sia volatilizzata all’interno di palazzo San Domenico. A tal proposito chiediamo al Sindaco e all’amministrazione tutta se c’è l’effettiva intenzione di indire suddetta gara prima del prossimo anno scolastico, se c’è una programmazione in atto considerando gli aspetti burocratici e di organizzazione che comporta una gara pubblica e, se così non fosse, pretendiamo di conoscere il motivo di ostacolo di tale procedura.
Non ci resta che affidarci al senso di responsabilità civica e sociale della nostra amministrazione, che possa il prima possibile lavorare fattivamente e pubblicare l’agognato Bando a tutela e garanzia del nostro futuro lavorativo” – concludono la nota.