“Il governo ha deciso di rinviare la riapertura delle scuole secondarie all’11 gennaio, consentendo il 7 gennaio la ripresa delle attività didattiche in presenza per le sole elementari e medie.
Resta salva la possibilità per le regioni di modulare diversamente i rientri, in base alla situazione epidemiologica nei propri territori.
Si tratta di una questione certamente complessa, poiché riguarda la gestione di un gran numero di persone che devono tornare in piena sicurezza a poter svolgere la propria attività nei rispettivi ruoli, che siano di docente o di studente; che pertanto merita una pianificazione e uno sforzo organizzativo che purtroppo, a nostro avviso, finora è mancato, ad ogni livello istituzionale.
Da mesi assistiamo in ambito scolastico al rimpallo di decisioni fra governo e regioni, che hanno gettato nel caos più profondo famiglie e comunità scolastica, privati di chiari punti di riferimento normativo e gestionale e costretti spesso a farsi carico individualmente di scelte difficili, soprattutto quando in gioco c’è la salute dei propri figli.
E’ evidente l’inadeguatezza della gestione pubblica, incapace di garantire la tutela di due diritti fondamentali quali il diritto allo studio e il diritto alla salute: le promesse di attività didattiche in ambienti sicuri, poiché costantemente monitorati con appositi tracciamenti dei contagi, sono rimaste appunto promesse, presto vanificate dall’estrema confusione organizzativa.
Fra pochi giorni la problematica tornerà di urgente attualità , e allora ci chiediamo se non sia il caso di dare un contributo concreto attivando ogni competenza territoriale in materia.
L’amministrazione comunale potrebbe, per esempio, come già proposto oltre un mese fa dal consigliere comunale capogruppo dott. Giuseppe Losappio, far eseguire sulla popolazione scolastica cittadina uno screening di massa attraverso test antigenici rapidi, che danno in circa mezz’ora un risultato di positività o negatività affidabile, in modo da fornire preziose indicazioni sulla presenza di casi di contagio prima del loro rientro a scuola.
Sarebbe un aiuto davvero utile, anzi fondamentale, per evitare che soggetti asintomatici, come spesso capita nella fascia di età più giovane, possano trasmettere inconsapevolmente il contagio ai compagni o ai docenti.
Amministrazione comunale e Asl BT si facciano carico di questo ulteriore sforzo, dando un segnale di supporto concreto alle famiglie che in queste ore sono alle prese con ansie e perplessità legate ai rischi dell’imminente ritorno a scuola dei figli.“
Giovanni Ceto, Marcello Lanotte, Giuseppe Losappio, Pierpaolo Grimaldi, Salvatore Lionetti, dott. Vincenzo Lasala, Francesco Piccolo, Giuseppe Dibenedetto.