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domenica, 10 Novembre 2024
HomeAttualitàCovid, Delvecchio (Uil Scuola BAT): "Scuola dell'infanzia, ancora una volta dimenticata"

Covid, Delvecchio (Uil Scuola BAT): “Scuola dell’infanzia, ancora una volta dimenticata”

Occorrono misure di accompagnamento, che al momento non ci sono, per garantire sicurezza nelle scuole

Non si placa il dibattito sul tema scuola a seguito dell’ordinanza regionale del 5 gennaio, ad intervenire è il segretario Uil Scuola Bat Raffaele Delvecchio, il quale scrivendo e inviando una lettera (di seguito riportata) a sua Eccellenza il Sig. Prefetto della provincia Bat Dott. Valiante e ai Sigg. Sindaci della provincia BAT, pone in evidenza l’alto rischio Covid che, secondo la sigla sindacale, presenterebbe la scuola dell’infanzia.

ORDINANZA EMILIANO SU RIPRESA DELLE LEZIONI: INVERTENDO L’ORDINE DEGLI ADDENDI IL RISULTATO NON CAMBIA – SCUOLA DELL’INFANZIA ALTAMENTE A RISCHIO

In merito alla riunione che si terrà oggi 7 gennaio 2021 presso la Prefettura della provincia Bat la Uil Scuola sottolinea ancora una volta così come precisato “Nel corso della riunione del 3 gennaio scorso, tra Regione e Sindacati, la necessità di usare la necessaria cautela per una settimana, ovvero didattica a distanza per tutti, inclusa la scuola dell’infanzia.

Ci pare di capire che rispetto al periodo prefestivo nulla sia cambiato. Inoltre, la scuola dell’infanzia, ancora una volta, viene dimenticata.

Le nostre richieste erano chiare e trasmettevano il grido di allarme che ci perviene dal personale scolastico tutto. Invece, prima il Governo e poi la Regione di fatto ci riportano al periodo prenatalizio, a fronte di contagi quasi raddoppiati.

“Occorrono misure di accompagnamento, che al momento non ci sono, per garantire sicurezza nelle scuole.

Ora, come al solito, la palla passa nelle mani dei genitori che, se lo vorranno, in modalità del tutto self service, potranno mandare i propri figli a scuola e di tale scelta si assumeranno ogni conseguente responsabilità.

Non è questo il modo di garantire, e ci riferiamo alla politica regionale e nazionale, la salute e la sicurezza dei propri cittadini.

Ora ci si appella al buonsenso dei sindaci del territorio per una riflessione che riconduca la scuola in didattica a distanza, anziché digitale integrata, che è dannosa per chi la fa e per chi la riceve”.

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