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venerdì, 10 Gennaio 2025
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I pubblici esercizi sono al collasso: “Chiediamo rispetto”. Il grido d’aiuto della Fipe Confcommercio

"Il rispetto non si traduce in ristori inadeguati e non calcolati sul fatturato delle festività natalizie, periodo fondamentale per i bilanci delle imprese della ristorazione"

#Basta! “Questo diciamo ad un governo che apre e chiude le nostre aziende come interruttori e si prende il diritto di vietare il lavoro delle nostre imprese, senza trovare una strada per tutelarle”.

Questo il grido d’aiuto lanciato dalla Fipe Confcommercio Bari-Bat, in persona del Direttore Leo Carriera.
“Il settore dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pub, pizzerie, cateringe discoteche) è al collasso.
Siamo esausti e increduli. Chiusi, aperti con precauzioni, aperti a metà, poi a tratti, minacce di chiudere, promesse di aprire, chiusi a singhiozzo, infine, costretti all’offensivo gioco dell’oca delle festività 2020.

In un imbarazzante cortocircuito politico tra centro e periferia, scaricato sulla pelle delle imprese di questa filiera.
22 DPCM, 36 Decreti Legge, 160 giorni di chiusura, un numero imprecisato di ordinanze regionali, una differenza impressionante fra quanto annunciato e quanto attuato.
Chiediamo rispetto. E il rispetto non si traduce in ristori inadeguati e non calcolati sul fatturato delle festività natalizie, periodo fondamentale per i bilanci delle imprese della ristorazione.

E non vengono affrontati né tantomeno risolti i problemi delle locazioni, dell’indebitamento e del sostentamento di imprenditori che non hanno garanzie, se non il proprio lavoro.
Nonostante tutto, non ci arrendiamo.
La salute è sicuramente la priorità ma riaprire è necessario. Noi vogliamo e siamo in grado di lavorare in sicurezza, garantendo la salute dei nostri dipendenti e dei nostri clienti.

Chiediamo interventi urgenti e strutturali che diano alle nostre imprese un orizzonte chiaro e certo. Non sappiamo più come dire alla politica che molti di noi rischiano di chiudere per sempre.
Ci rivolgiamo quindi agli italiani: vi chiediamo di esserci vicini e di continuare a sceglierci, dove possibile, anche in queste difficili giornate.

La vostra gratificazione è la nostra forza ed il nostro futuro.
Soprattutto a voi va il nostro augurio di Buon Natale”.

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