“Apprendiamo dagli organi di stampa delle proteste dei lavoratori precari assunti a tempo determinato dalla Asl Bat con la qualifica di O.S.S., anche degli Operatori che inseriti nella graduatoria concorsuale regionale, di pari qualifica, approvata dagli Ospedali Riuniti di Foggia, attendono l’utilizzo della stessa con assunzione a tempo indeterminato nella Bat”.
La nota è a firma della Fp Cgil Bat e dei suoi rappresentanti: Ileana Remini, segretaria generale Fp Cgil Bat, Rosa Matera, segretaria Fp Cgil Bat e Luigi Marzano, coordinamento sanità Fp Cgil Bat – Asl Bat.
“A tal proposito, apprezziamo gli adempimenti della Direzione strategica dell’azienda sanitaria provinciale nel “favorire la lotta e superamento del precariato” rispetto all’utilizzo della graduatoria concorsuale, per assunzioni stabili ed a tempo indeterminato, a copertura dei fabbisogni di personale sempre più crescenti. Soprattutto in questo particolare periodo emergenziale al fine di garantire continuità dei Lea, livelli essenziali di assistenza, così come, in assenza di graduatoria concorsuale per infermieri, il fatto di aver proposto assunzioni durature sino a 36 mesi.
Ma rappresentiamo la necessità di procedere ad assunzioni stabili ed a tempo indeterminato per gli Operatori Socio Sanitari e, contestualmente, al fine di non disperdere le professionalità ed esperienze acquisite sul campo, garantire la copertura di attività necessarie a soddisfare i bisogni della cittadinanza nel corso delle attuali fasi di particolare picco emergenziale da Covid-19, la proroga dei contratti in scadenza a gennaio 2021 anche per “sostituzioni di personale assente a vario titolo” (gravidanze, lunghi periodi di malattie, quarantena, infortuni da Covid, permessi 104/92 ecc…) necessarie appunto, al supporto nell’assistenza infermieristica e continuità socio-assistenziale garantita dagli OSS soprattutto nei reparti ospedalieri Covid-19 ed in attività domiciliari ove prevista.
Pertanto, la Funzione pubblica Cgil Bat nel continuare la sua battaglia per il superamento del precariato, sempre sostenuta a tutti i livelli dell’organizzazione, ritiene prioritarie assunzioni stabili ed a tempo indeterminato e chiede di non lasciare vuoti gli organici rivenienti da carenze urgenti ed improrogabili, tenuto conto del picco di attività richiesta (mediante copertura dei posti e attività con personale a tempo determinato) anche prorogando ove possibile fino a 36 mesi i contratti a tempo determinato”.