Il dott. Giovanni Vurchio, segretario cittadino del Pd, carica da cui ha anticipato le dimissioni, è il nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Andria. Ha ottenuto, alla prima votazione, 23 voti sui 31 dell’intero Consiglio.
Di seguito il suo saluto immediatamente dopo l’elezione:
“Non posso nascondere la mia soddisfazione per l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale ma avverto, nel contempo, tutta la responsabilita della carica che mi è stata affidata nell’ambito del consesso cittadino.
Desidero ringraziare il Sindaco l’avv. Giovanna Bruno e tutto il Consiglio Comunale, anche nelle persone dei consiglieri che hanno votato scheda bianca. II ringraziamento più grande pero devo rivolgerlo alla mia famiglia che, con i cittadini andriesi, hanno deciso di eleggermi consigliere comunale con notevole consenso senza il quale probabilmente non avrei potuto vivere questa importante esperienza politica. E infine ringrazio i componenti della lista del Partito Democratico, del presidente di circolo Rag. Salvemini Domenico, della segreteria cittadina, i segretari provinciale e regionale, ma anche tutti i ministri e personalità politiche del partito democratico che hanno presenziato sul nostro territorio durante le ultime amministrative.
Tutte persone meravigliose con le quali si è creato un bellissimo rapporto e l’enorme fiducia avuta dagli andriesi ci ha portati ad essere la prima forza politica del nostro paese.
II mio impegno politico oggi assume un significato diverso da quelli avuti in precedenza (di consigliere di maggioranza – durante la mia prima esperienza – ed opposizione, poi): quello di Presidente del Consiglio comunale è un incarico di responsabilità che mi onora e mi gratifica, ma che soprattutto assumo con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio, rispetto e grande entusiasmo. Svolgerò il ruolo di Presidente in modo terzo e imparziale così come disciplinato dalla Legge, che vuole un Presidente del Consiglio, un “Primus inter pares” (primo tra i pari).
Nessuno dovrà sentirsi escluso dalla possibilità di espletare al meglio il proprio mandato, attraverso il potere di indirizzo e di controllo che ci è affidato.
Credo che nessuno di noi debba dimenticare la distinzione fra passione politico e senso delle lstituzioni: l’aula consiliare è di sicuro l’ambiente naturale in cui, attraverso il dialogo costruttivo e il confronto si può e si deve contribuire al progredire della nostra Comunità. Per questo, ad ogni consigliere che vorrà prendere la parola, chiedo di avere sempre il massimo rispetto dei colleghi e del luogo in cui esercitiamo il nostro mandato.
A tutti, assicuro che da oggi svolgerò il mio ruolo di presidente dell’Assemblea cittadina senza alcuna distinzione, affinché sia garantito, tra i gruppi presenti, lo svilupparsi del democratico confronto, e che con esso siano tutelate tutte le posizioni e le opinioni che saranno espresse nel corso del percorso consiliare che abbiamo appena avviato.
Sono convinto che con il Consiglio Comunale che si è insediato si sia avviata una stagione importante e di svolta, verso la quale i cittadini di Andria, nutrono grandi aspettative. Tutto questo si dovrà riflettere nell’attività del Consiglio nel quale con la collaborazione di tutti, sono certo che si svilupperà una dialettica anche serrata ma corretta e sempre rivolta ad affrontare concretamente ed in maniera risolutiva tutte le questioni più importanti che interessano la nostra comunità.
II mio augurio, e sono certo che così sarà conoscendo tutti i consiglieri comunali, è che la consiliatura appena iniziata sia ricordata, in futuro, come quella della “piena maturità” del confronto politico e sociale nella nostra Città.
Alla Giunta attuale faccio un in bocca al lupo per un proficuo lavoro, un impegno reso oggi ancor più arduo a causa del grave e difficile periodo che stiamo attraversando e che ci troviamo a gestire.
Concludo facendo mia quello che Papa Francesco ha detto rivolgendosi ai centomila scout a Roma, e cioè “dobbiamo creare ponti la dove c’è l’abitudine di creare muri”.
Grazie e “buona strada” a tutti”.