Tre dipendenti “smemorati” della Asl di Bari in servizio a Ruvo di Puglia si sarebbero appropriati di oltre 16mila euro incassati dal Centro unico prenotazioni (Cup), “dimenticando” di versarli alla tesoreria della Asl.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Trani Renato Nitti, era partita già nel 2017, dopo la segnalazione da parte della Asl delle anomalie riscontrate sui flussi finanziari dei versamenti e della consistenza di cassa del ‘Cup-Ticket del Distretto Socio Sanitario/2’ di Ruvo di Puglia (Ba) e dopo la simulazione da parte dei dipendenti di un furto.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno consentito di ricostruire le modalità con le quali gli indagati avrebbero sottratto il denaro, cioè falsificando le rendicontazioni, simulando malfunzionamento del sistema e, in una occasione, dichiarando di aver subito il furto di quattromila euro di incassi.
I tre dipendenti, che erano già stati sottoposti a procedimento disciplinare e sospesi dal servizio, sono ora indagati dalla Procura di Trani per il reato di peculato e, su disposizione del Tribunale, la Guardia di Finanza di Trani ha eseguito nei loro confronti un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente.