“Ancora una volta una città divisa in due parti, una città che procede a due velocità. Una che sporca, deturpa, imbratta e nutre disprezzo per la cosa pubblica. L’altra che si fa carico di riparare, pulire, ricucire lo strappo aperto nel tessuto della convivenza civile. La mia profonda condanna per la prima, tutta la mia gratitudine alla seconda, che non si arrende alla barbarie”.
Non ha dubbi Giovanna Bruno, neo eletto sindaco della città di Andria, nel condannare le scene di ordinario degrado riscontrate personalmente sulle scale della chiesa del Carmine, nei pressi del santuario di Maria Santissima dell’Altomare.
I resti di un banchetto, di una festa della sera precedente, con avanzi di torta, forchette e bottiglie rotte, sono ciò che si è mostrato ieri mattina, 18 ottobre, ai residenti del quartiere. Un banchetto incivile, sciagurato e vandalico che ha dato pessima mostra di sé dopo un venerdì di ordinaria follia. Ma già nella seconda parte della mattinata, un gruppo di volontari, armati di pazienza, ramazze, guanti e buste, ha pulito a fondo quell’area vandalizzata, restituendola alla sua regolare fruizione.
“Non ci sarà nessun riguardo nei confronti di chi distrugge i fondamenti della convivenza civile – precisa Giovanna Bruno – specialmente quando è chiaro che la città rigetta e condanna comportamenti così deplorevoli. Cercheremo di spendere energie ed attenzioni particolari per prevenire manifestazioni simili di degrado, perché una comunità deve ripartire dal ripristino delle regole.
E stavolta sono stati proprio i cittadini, a cui rivolgo elogio e riconoscenza, a segnare la distanza tra chi vuole Andria nel baratro del caos e chi, invece, ha il sogno di riportarla nella dimensione che merita. L’esempio – conclude – è arrivato da semplici residenti e volontari della Biblioteca diocesana, a cui va un grande ringraziamento per il lavoro sociale e culturale che svolgono, per giunta in un posto di Andria tanto bello quanto degradato”.