Una somma variabile dai 30 ai 50 euro per ogni voto espresso, tutto documentato con foto scattate nei seggi elettorali.
Per concludere la “compravendita”, gli elettori hanno poi mostrato le foto ai loro referenti, all’interno di un’attività commerciale di Foggia.
A scoprire l’illecita operazione, la Polizia Foggiana nell’ambito della vigilanza compiuta in occasione delle elezioni regionali e del referendum del 20 e 21 settembre scorsi, svolta dalla Digos insieme alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Al momento sono quattro le persone indagate dalla Procura per reati in materia elettorale, ma sono ancora al vaglio degli investigatori la posizione di altri sospettati.