Una storia che va avanti da un anno almeno ed è caratterizzata anche da uno stato d’agitazione poi revocato dopo la firma di un accordo non applicato ancora. Era l’agosto del 2019 e la vicenda è quella che riguarda i dipendenti del Comune di Bisceglie.
Ciò che i lavoratori denunciavano (e denunciano ancora) è la mancata applicazione da parte dell’ente di norme contrattuali relative all’utilizzo del fondo salario accessorio. Le ragioni dell’agitazione erano espresse in una nota inoltrata al Prefetto e a Roma alla commissione di garanzia in cui si denunciava “il perdurare di comportamenti antisindacali perpetrati dal Comune in danno ai propri dipendenti”. Nello specifico tutto ruota attorno alla “reale e corretta costituzione del fondo del personale del 2018” in mancanza di un atto amministrativo che determinasse le economie del fondo del 2017.
“Nonostante svariati tentativi di trovare una soluzione pacifica e concordata alla mancata costituzione e ripartizione del fondo del personale relativo all’anno 2018, nonostante il protocollo d’intesa sottoscritto tra lo stesso Comune di Bisceglie e le organizzazioni sindacali territoriali tra cui la Fp Cgil Bat e la Rsu ed un impegno esplicito a verificare il Fondo 2018 e quantificare le PEO pagate nel corso dello stesso anno entro il 20 settembre 2019, ad oltre un anno da quell’impegno nulla è stato fatto”, dicono il segretario generale, Ileana Remini e il coordinatore delle Funzioni locali, Roberto Cannone.
“Per questa ragione la Fp Cgil Bat ha deciso di proporre ricorso ai sensi dell’art.28 della legge 300/70 dinanzi al Giudice del Lavoro per la difesa delle proprie prerogative sindacali e per costringere l’Amministrazione comunale ad uscire dall’immobilismo nel quale sembra essere precipitata. Difenderemo le lavoratrici ed i lavoratori in ogni sede necessaria; la valorizzazione del lavoro pubblico e soprattutto l’efficientamento delle macchine comunali non può prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori e questo del Comune di Bisceglie è per noi solo il primo atto di un messaggio che intendiamo lanciare chiaramente a tutte le Amministrazioni comunali ed alla Provincia di Bat”, concludono Remini e Cannone.