Si è conclusa la prima fase elettorale per l’elezione del nuovo sindaco della Città di Andria, e come ampiamente previsto si andrà al ballottaggio. Ma a sorpresa a sfidare la candidata sindaco del centrosinistra l’Avv. Giovanna Bruno non sarà nessun esponente del centrodestra ma bensì il candidato del Movimento 5 Stelle l’Avv. Michele Coratella.
Ora alla luce di quelli che sono state le singole percentuali delle liste proviamo a capire quello che sarà il prossimo scenario del nuovo consiglio comunale, confrontandolo con la possibile vittoria di uno dei due sfidanti.
Se dovesse vincere la candidata del centrosinistra Giovanna Bruno, la maggioranza, che avrà il 60% dei seggi, sarebbe così composta: 8 consiglieri del Pd (Vurchio, Marchio, Addario, Sanguedolce, Di Lorenzo tra i più suffragati), 5 consiglieri di Andria Bene in Comune (Daniela Di Bari, Farina, Losappio tra i più suffragati), 5 consiglieri di Andria Lab (Marianna Sinisi, Ciccio Bruno, Cannone, tra i più suffragati), e 2 consiglieri di Futura Rete Civica Popolare (Troia, Malcangi tra i più suffragati).
All’’opposizione, invece, andrebbero attribuiti, oltre ai candidati Scamarcio, Marmo e Coratella, 1 consigliere a testa alle liste Scamarcio Sindaco (Civita il più suffragato) , Lega (Grumo il più suffragato), FdI (Barchetta il più suffragato), Movimento Pugliese (Del Giudice il più suffragato), Andria Nuova (Fisfola il più suffragato) e 3 consiglieri al M5S (Vincenzo Coratella, Faraone, Sgarra, i più suffragati) .
Se invece dovesse vincere il candidato sindaco Coratella, la maggioranza sarebbe composta da 20 consiglieri del M5S.
All’opposizione andrebbero 12 seggi di cui 3 ai candidati sindaci Bruno, Marmo e Scamarcio e 1 per le liste Scamarcio Sindaco, FdI, Lega, Movimento Pugliese, 2 al Pd, 1 ad Andria Bene in Comune, Andria Lab e Futura Rete Civica Popolare.
Sorprende la mancata elezione al consiglio comunale del candidato Sindaco Laura di Pilato (tra l’altro tra i più suffragati nel passata consiliatura comunale) ed ex Presidente del Consiglio: nelle sue liste infatti sono numerosi i candidati, fermi a zero voti, che si sono rivelati semplici riempi lista.
Ovviamente si attende l’effettiva elezione del sindaco ed approvazione dell’ufficio centrale per confermare gli scenari suddetti.