Contro ogni aspettativa, contro ogni pronostico: Marmo e Scamarcio fuori dai giochi, fuori dalla competizione per il posto sullo scranno più alto di Palazzo di Città .
Giovanna Bruno non delude le aspettative della vigilia e a metà scrutinio è già certa di un posto al ballottaggio: alla fine dello spoglio delle 110 sezioni andriesi, la candidata di centrosinistra si attesta al 38,10% con 20.037 preferenze.
Comincia alle 15 lo scrutinio delle comunali della città di Andria e subito è testa a testa tra il candidato di centrodestra, Antonio Scamarcio, e quello del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella.
Inizia bene Scamarcio con qualche punto di percentuale in più, ma viene subito raggiunto dopo 15 sezioni scrutinate dal grillino che, da quel momento in poi, non abbandona più il secondo posto valevole per il ballottaggio.
Alla fine la differenza la faranno solo 172 voti, utili a mandare Coratella al ballottaggio con il 21,74%, contro il 20,41% del candidato di centrodestra.
Grande sorpresa per il Movimento 5 Stelle per un risultato controcorrente rispetto a quello regionale della pentastellata Laricchia, poco sopra l’11%, e a quello delle comunali della vicina Trani, dove il candidato Branà si ferma al 5,53%.
Delusione per Nino Marmo che finisce al 16,92%, nonostante l’intensa ed entusiasmante campagna elettorale di questi ultimi mesi.
Disfatta totale per Laura Di Pilato che con 2.016 voti raggiunge solo il 3,83%. Troppo poco per una candidata sindaca che ha messo in campo passione, volontà e tanta generosità durante le settimane antecedenti alla votazione.
Appuntamento allora al 4 e 5 ottobre prossimi, quando si deciderà , finalmente, il prossimo sindaco di Andria e a competere saranno la candidata di centrosinistra Bruno e il grillino Coratella.
