Munito di mascherina e gel disinfettante, con le peggiori intenzioni di sempre, si prepara a tornare il Festival della Disperazione: il festival delle promesse non mantenute, l’unica kermesse italiana che celebra il sentimento più letterario di tutti (e anche più attuale che mai in questo 2020): la disperazione. Una festa in cui la cultura è protagonista assoluta e non si intende celebrare uno stato d’animo negativo ma fare un’analisi critica, con la dovuta ironia, di una delle condizioni predominanti della società contemporanea.
Il Festival della Disperazione, promosso dal Circolo dei Lettori di Andria, giunge alla sua IV edizione e definendosi “il festival delle promesse non mantenute” strizza l’occhio all’imminente ritorno alle urne e conferma il suo carattere originale e imprevedibile.
In programma, dal 10 settembre al 4 ottobre, nove giornate di incontri con autori di fama nazionale, performance e laboratori, incorniciati dai luoghi più belli del centro storico di Andria.
Ad aprire il Festival, giovedì 10 settembre, sarà lo spettacolo teatrale dell’attore pugliese Riccardo Lanzarone, per proseguire l’11 settembre con Andrea Semplici e Roberto Straniero e il 18 settembre con Paolo Berizzi, Anna Pavignano, Giuseppe Semeraro e Leone Marco Bartolo.
Ben più fitto il programma del weekend lungo dal 30 settembre al 4 ottobre: si comincia mercoledì 30 settembre con una serie di monologhi con Riccardo Noury, Pippo Civati e Daniela delle Foglie. Giovedì 1 ottobre apre le danze la performance di Lapsus Urbano (in programma sino al giorno successivo) per poi lasciar posto a Vittorio Continelli e Roberto Mercadini.
Venerdì 2 ottobre sul palco del Festival saliranno Oscar Iarussi e Annalisa Camilli; mentre sabato 3 ottobre sono in programma i monologhi di Riccardo Pirrone, Daniele Aristarco e i Fratelli Cimmaruta, Il terzo segreto di satira e Desde el Alma per concludere sulle note del tango argentino. A chiudere la kermesse disperata, domenica 4 ottobre, saranno Enrico Galiano, Federico Taddia e Matteo Bussola e Giobbe Covatta.
La sezione DisperArti accoglierà Com’eri vestita?, in collaborazione con il centro Antiviolenza RiscoprirSi, Panchine rosse di Roberta Fucci e Leccarsi le ferite. Laboratorio di scrittura autobiografica masochista di Alessandra Minervini.
Anche quest’anno non manca la sezione Extra con Ginetta Pacella e Pietro Bonanno.
Da lunedì 7 settembre sarà operativa la biglietteria in Via Pietro Micca, 7.
I biglietti si potranno comprare anche on line sul sito www.festivaldelladisperazione.it, su cui è possibile consultare anche tutte le modalità d’acquisto.