“Il castello Svevo di Trani riaprirà il giorno 1 settembre”.
È quanto si legge sul portone d’ ingresso del maniero federiciano.
La decisione è del Mibact, direzione regionale musei di Puglia.
“In una città turistica come Trani, e del resto in tutta la Puglia, soprattutto all’indomani delll’emergenza coronavirus, chiudere un bene culturale mi sembra davvero un’assurdità ”, tuona l’assessore comunale Domenico Briguglio.
Per non parlare della comunicazione agli utenti: un foglio fotocopiato, strappato agli angoli e inserito in una bustina trasparente, attaccato al portone di ingresso del Castello
con quattro punes.
Ma stiamo davvero scherzando! Innanzitutto vorrei capire se la soprintendenza ha provato a comunicare la chiusura del Castello all’amministrazione comunale e ed eventualmente trovare soluzioni alternative e congiunte.
Purtroppo devo ancora una volta registrare la mancanza di dialogo tra la soprintendenza e il Comune di Trani.
Il Mibact dimentica spesso che i beni culturali si trovano prima di tutto sul territorio di Trani e pertanto dovrebbe avvisare l’amministrazione comunale su eventuali decisioni, visto che si tratta di una città a vocazione turistica.
In particolare in questo periodo visto che molti hanno scelto di venire in Puglia e rimanere in Italia per le vacanze. Un modo per far ripartire l’economia rimasta ferma per troppo tempo a causa della pandemia
Se il castello è stato chiuso per “ferie” per mancanza di personale, con l’amministrazione si poteva forse trovare un’alternativa.
Spostandomi di 12 km, invece, e mi accorgo che il castello di Barletta è aperto con mostre permanenti e temporanee (#Inhuman , con Serrano, Kulik e Geers, e #Heimat) ed iniziative di spettacolo e cultura.
Perfino il sito del Castello di Trani non è aggiornato, è fermo ad aprile scorso.
Mi è capitato perfino, 10 giorni fa, di ospitare a Trani registi importanti, pronti a girare un film proprio nella mia città e non ho potuto far visitare il castello che poteva essere una location ideale per le riprese perché era chiuso.
Sono davvero sconcertato e non posso immaginare che oggi, giorno di ferragosto, il castello sia chiuso.
Farò di tutto per comprendere i motivi e trovare eventuali soluzioni, conclude l’assessore Briguglio.
Vorrei ricordare alla Soprintendenza, conclude Briguglio, che Trani non è una città , un paese, un borgo situato chissà dove, ma è una città splendente e conosciuta in tutto il mondo”.