Eccoli i busti argentei dei tre Martiri di Bisceglie, Mauro Vescovo, Sergio e Pantaleone posti sull’altare allestito in piazza Margherita, dove è stata celebrata, dall’arcivescovo della diocesi mons. Leonardo D’Ascenzo, la santa messa in onore dei protettori della città .
“I festeggiamenti Patronali, in forma ridotta, si sono svolti con la solita devozione”, come ci spiega don Giuseppe Abbascià , rettore della cattedrale di Bisceglie.
Niente bancarelle e festeggiamenti musicali, ma tanta devozione, e non potevano mancare le luminarie dice il presidente del comitato feste patronali di Bisceglie, il dottor Tommaso Fontana, e il sindaco, Angelo Antonio Angarano.
Un evento importante per la città e mai come in questo momento storico, una festa patronale diversa ma non per questo meno sentita e intensa. Quest’anno è stata data assoluta rilevanza all’aspetto religioso, facendo risaltare la fede.
Il martirio
Si racconta che Mauro, nato a Betlemme e convertito al Cristianesimo venne in Puglia nell’anno 51 con l’intenzione di predicare il Vangelo nei luoghi ancora pagani.
Mauro venne ascoltato da due alti funzionari dell’imperatore Traiano, Sergio, governatore della città e Pantaleone, ufficiale delle guardie. Colpiti dalle parole del vescovo, entrambi si convertirono e per questo martirizzati