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giovedì, 26 Dicembre 2024
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Barletta – Villa Bonelli, Coalizione Civica : “L’ingrediente indispensabile è la partecipazione dei cittadini”

“Finalmente Barletta torna a parlare di Villa Bonelli, un luogo bellissimo lasciato in uno stato di semi abbandono, in particolar modo con riferimento all’edificio padronale ormai chiuso da anni e che versa in una condizione fatiscente.

È quanto si legge in una nota diffusa dai consiglieri comunali di minoranza (afferenti alla lista “Coalizione Civica”) Carmine Doronzo, Ruggiero Quarto e Michelangelo Filannino.

Una condizione che disonora la cittadinanza perché tacere significa condividere; laddove, invece, bisognerebbe assumere consapevolezza che è doveroso tutelare tutto quanto è bene comune, bene della comunità”.

Con queste parole negli scorsi giorni la prof.ssa Magliocca, presidente barlettana della sezione della Società di Storia Patria della Puglia, si è rivolta al sindaco bacchettandolo per gli impegni non mantenuti su Villa Bonelli, ma riferendosi anche a tutta la politica.

Dice bene la prof.ssa Magliocca: tacere significa essere complici, anche per questo vorremmo intervenire provando ad offrire uno spunto di riflessione e proposta, con la speranza che l’amministrazione comunale lo prenda in considerazione.

La Villa Bonelli è l’unico polmone verde della città e in quanto tale va tutelato e garantita la sua funzione pubblica.

Valorizzare quel sito significa individuare le risorse per restaurare con urgenza l’edificio e progettarne un uso innovativo e condiviso che metta al centro la fruizione più ampia possibile da parte della collettività.

La creazione di resort, sale ricevimenti o altri interventi che certamente attirerebbero gli appetiti di investitori privati, inevitabilmente andrebbe a scontrarsi con l’interesse pubblico primario da tutelare: offrire alla cittadinanza barlettana e agli abitanti del quartiere Borgovilla un luogo bello e salutare in cui trascorrere il tempo libero, lontani dal caos quotidiano, dall’inquinamento e dal traffico veicolare (purtroppo smisurato nella nostra città a causa dell’assenza di politiche serie che puntino alla sua riduzione), un bene comune a piena disposizione di tutti e tutte.

Partendo da questa nostra convinzione – sottolineano i consiglieri – vorremmo che si lavori quanto prima alla ricerca di risorse economiche utili ad effettuare gli interventi sperati.

L’errore che commette l’amministrazione comunale è quello di sperare che le risorse cadano dal cielo come per miracolo, invece al cuore di quello che deve essere un percorso fatto con professionalità, celerità e competenza, ci deve essere un’idea, un obiettivo.

Solo avendo chiare le idee ed il ruolo che l’amministrazione pubblica dovrà svolgere, sarà possibile individuare i soggetti con cui collaborare al fine di realizzare un progetto che comprenda tanto gli interventi strutturali necessari e gli enti pubblici o privati che dovranno erogare le risorse, quanto un piano di gestione che garantisca la buona riuscita dell’operazione.

L’ingrediente indispensabile affinché ciò avvenga è la partecipazione dei cittadini (portatori di interessi collettivi), unica vera garanzia di reale utilità degli interventi futuri.

Altro tema non meno rilevante è la qualità della progettazione che si vuole sviluppare.

Durante lo scorso Consiglio Comunale (del 10 luglio 2020) abbiamo presentato una domanda di attualità su Villa Bonelli con cui chiedevamo al sindaco, tra le altre cose, di dare seguito all’indirizzo da noi proposto e approvato all’unanimità nel dicembre 2019 che prevedeva l’indizione di un concorso di idee per giovani professionisti.

Le risposte ricevute dall’assessore Ricatti ci sono sembrate piuttosto sbrigative, ciononostante dopo la nostra sollecitazione registriamo la volontà, almeno a parole, di voler dare un’accelerazione.

Staremo a vedere. Certamente chiederemo di tornare a discuterne dettagliatamente nelle Commissioni Consiliari per dei chiarimenti urgenti e necessari su alcuni punti che ci sono sembrati contraddittori.

Nel frattempo non lasceremo che il dibattito si consumi esclusivamente “nel palazzo”. Siamo consapevoli della presenza in città di professionisti validi e capaci di intercettare finanziamenti.

Vorremmo che con loro, con le associazioni e con tutti i cittadini che lo vorranno, si cominciasse a lavorare perché la Villa sia un luogo in cui raccogliere idee all’altezza del suo valore ambientale, architettonico e sociale.

Una casa della Musica, un museo, un centro di aggregazione per anziani (magari creando un varco tra la villa e l’ex Chiesa della Sacra Famiglia – restaurata per farci un Auditorium e ancora inspiegabilmente chiusa), uno spazio di coworking, la realizzazione di fiere o specifici progetti di botanica o architettura, o qualsiasi altro intervento che possa intercettare finanziamenti pubblici o privati, proviamo a deciderlo in modo trasparente e partecipato.

La partecipazione è l’unico antidoto contro l’immobilismo e l’abbandono che da secoli e per secoli sono stati l’arma più potente nelle mani di affaristi e speculatori.

La Villa – concludono Doronzo, Quarto e Filannino – può essere il luogo in cui creare nuove connessioni intergenerazionali in uno dei pochi quartieri di Barletta che ancora resiste alla gentrificazione e a scempi irreparabili.

Per questo anche la sua sua gestione dovrà essere il più possibile condivisa.

Noi di Coalizione Civica vogliamo dare un contributo con idee belle e concrete.

Dobbiamo dare un futuro alla Villa e se non ci arriveranno le istituzioni, proveremo ad arrivarci direttamente con i cittadini.”

 

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