“In questo particolare momento di emergenza, in cui la didattica a distanza rappresenta la nuova e unica modalità possibile di connessione tra la scuola e i ragazzi, non possiamo permetterci che qualcuno resti escluso. Si commette un errore pensando che tutti i cittadini abbiano una rete wireless e i necessari ausili tecnologici in casa. Per questo, occorre impegnare le risorse finanziarie comunali per poter consegnare in comodato d’uso tablet e tutti gli strumenti scolastici indispensabili.
L’ultima iniziativa messa in campo dall’Amministrazione comunale di Barletta non risolve alcun problema, anzi pone a rischio la privacy dei cittadini”.
A dichiararlo è il consigliere regionale e comunale di Barletta, Ruggiero Mennea, che ha evidenziato alcune criticità nell’azione attuata dal Sindaco Cannito, il quale ha chiesto di affiggere un manifesto in ogni palazzo della città dove indicare i dati personali di chi può condividere la connessione WI-FI e chi invece è sprovvisto.
“L’iniziativa si pone in aperto contrasto con il regolamento Ue 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione dei suddetti, entrato in vigore a partire dal 25 maggio 2018. Palesando nome e numero telefonico si pongono alla mercé di tutti informazioni personali che, attesa la finalità dell’idea, consente di rendere note le condizioni economiche sia dei richiedenti che dei possessori della rete WI-FI. Nel modulo di raccolta dati, inoltre, non vi è traccia di un’informativa chiara ed esplicita così come prevista dal regolamento”.
“È arrivato il momento che il Comune di Barletta smetta di fare il ragioniere e metta mano al bilancio – conclude il consigliere Mennea. È arrivato il momento di utilizzare quella fetta di denaro pubblico che, considerato il fermo di molte iniziative cittadine, resterà bloccata in cassaforte. Auspico che l’iniziativa del primo cittadino non venga attivata e che si proceda quanto prima in altra direzione per permettere ai nostri ragazzi di terminare l’anno scolastico.
L’istruzione è un diritto di tutti“.