L’Italia non rispetta la Direttiva europea che obbliga la Pubblica amministrazione a saldare i propri debiti verso imprese e fornitori entro 30 giorni.
È quanto afferma il senatore barlettano Dario Damiani (FI) sulla contestazione della Corte di Giustizia UE all’Italia in materia di pagamenti delle PA.
Ce lo ricorda la Corte di Giustizia dell’UE, contestando i pesanti ritardi.
Addirittura circa 8 milioni di fatture emesse nel 2018 non risultano ancora pagate, stando ai dati di novembre 2019, con mancati incassi pari a 27 miliardi circa per le imprese creditrici.
Il rispetto delle scadenze nei pagamenti della Pa è una battaglia storica di Forza Italia, ma evidentemente la strada verso un rapporto paritario, equo e corretto fra privati e amministrazione è ancora lunga e gli ultimi governi, con il loro atteggiamento prevenuto e punitivo nei confronti di chi esercita attività di impresa, ben poco hanno fatto in concreto.
Forza Italia – conclude Damiani – invece difende da sempre chi crea lavoro e ha diritto al proprio compenso in tempi rapidi e certi, senza aspettare che intervenga l’Europa a bacchettarci per questo ennesimo inadempimento.