Con riferimento agli articoli comparsi sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10-11/01/2020, in relazione al procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA della proposta di modifica sostanziale avanzata dalla Dalena Ecologia, con impianto sito in Barletta, si precisa quanto segue.
«Nell’ambito della Verifica di Assoggettabilità a VIA, la Provincia, con nota n. 14047 del 12/04/2018, ha comunicato l’avvio del procedimento e della fase pubblicistica della durata di 45 giorni entro i quali le Amministrazioni convocate avevano la facoltà di trasmettere i propri pareri e/o contributi istruttori.
Sebbene nell’elenco degli indirizzi dei destinatari della predetta nota, sotto la voce Comune di Barletta, sia stato indicato, per mero errore di trascrizione, l’indirizzo p.e.c. del comune di Trani, l’Ufficio protocollo del Settore Ambiente, verificando l’errore e correggendolo, ha comunque garantito la corretta trasmissione della nota del 12/04/2018 anche al Comune di Barletta.
Sul punto, al fine di dipanare qualsiasi dubbio derivante da notizie tendenziose, finalizzate a creare semplicistiche associazioni tra l’incidente occorso a fine dicembre 2019 e le procedure valutative ed autorizzative conclusesi tra il 2018 e i primi mesi del 2019, si ritiene doveroso, anche al fine di garantire una corretta informazione, allegare le ricevute di accettazione e di avvenuta consegna associate alla trasmissione della p.e.c. al protocollo del Comune di Barletta.
Ciò conferma che la fase pubblicistica e i termini per la trasmissione di eventuali pareri sia stata correttamente comunicata ai soggetti interessati.
In relazione, poi, alla verifica dei criteri vincolistici elencati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali, di cui alla D.G.R. 1023/2015, si rileva che, diversamente da quanto riportato nell’articolo, la tabella di riferimento per gli impianti di trattamento, smaltimento e recupero, come quello della Dalena Ecologia, prevede, con riguardo all’aspetto della “tutela della popolazione”, che sia verificata una “distanza minima di sicurezza” da centri e nuclei abitati, da valutarsi caso per caso, in funzione di parametri sito-specifici; esclusivamente in caso di discariche, tale distanza minima è fissata in 2.000 m.
Ciò non potrebbe essere differente atteso che lo stesso Piano regionale, in coerenza con i criteri definiti dal d.lgs. 152/06, prevede che la localizzazione di tutti i nuovi impianti, eccetto le discariche, “avvenga in maniera privilegiata in aree industriali definite ai sensi del DM n, 1444/1968 come zone di tipo D”, ponendo, a supporto, il vincolo “escludente” per la loro localizzazione nelle aree aventi come destinazione urbanistica quella di zone A-B-C-E.
Inoltre, sempre al fine di garantire una corretta informazione, si evidenzia che la parte dell’impianto interessata dall’incendio è stata quella preesistente e non già quella oggetto di ampliamento sottoposta alla procedura di VA.
Infine, è opportuno evidenziare che sulla materia della sicurezza antincendio, l’impianto è in possesso delle necessarie autorizzazioni a prescindere da quelle in materia ambientale”.
A dichiararlo è il Dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Ing. Vincenzo Guerra, il quale ribadisce come gli Uffici della Provincia sono a completa disposizione per qualsiasi chiarimento e che la procedura avviata dall’Ente è stata, come sempre, trasparente e in ottemperanza alle normative vigenti.
Al riguardo il Presidente Lodispoto prende atto delle dichiarazioni del Dirigente della Provincia, auspicando che tali precisazioni possano aver definitivamente chiarito la posizione dell’Ente in questa vicenda
Ricevute accettazione e consegna Comune di Barletta