“Questo pomeriggio la comunità foggiana, guidata dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti, per le vie della città, per opporsi alla criminalità organizzata e per respingere il clima di terrore e di violenza che tante vittime ha fatto nel recente passato.
Con più di 360 organizzazioni e associazioni , migliaia di cittadini, i rappresentanti degli Enti Locali e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, siamo scesi nelle piazze foggiane partendo da viale Candelaro 27, un luogo simbolo, perché è lì che la sera del 2 gennaio scorso è stato barbaramente ucciso Roberto D’Angelo, vittima di intimidazioni mafiose.
Una mobilitazione di massa a presidio dei valori della libertà e della legalità, per rispondere ai vili attentati della criminalità organizzata e per riprendersi una città bellissima e sana, da troppo tempo preda delle mafie che impediscono una vita serena e un futuro di sviluppo e prosperità.
Quello di oggi è un giorno importante per ricordare a tutti da che parte stanno i foggiani e per ribadire con decisione il nostro “No!” a qualsiasi forma di intimidazione e violenza, paura e criminalità.
Accanto ai tantissimi foggiani che da sempre lottano per una città libera da ogni oppressione mafiosa è fondamentale la presenza delle Istituzioni i: non solo per rendere i consueti gesti di solidarietà nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, ma per lottare insieme contro un cancro che uccide le nostre comunità, sconfiggerlo e ristabilire, proteggendoli, i sacri principi di libertà e giustizia.
Una sfida che la REGIONE PUGLIA ha già raccolto da tempo, con un impegno serio e determinato a debellare il fenomeno mafioso dai nostri territori.
Ne rappresenta un chiaro esempio il piano per la prevenzione della criminalità e per il rafforzamento della responsabilità sociale, di cui la Regione si è fatta promotrice in questi anni: un insieme di progetti “per una Puglia libera dalle mafie”, in cui alla cultura della violenza, della sopraffazione e del ricatto si oppongono i valori della legalità e della giustizia sociale.
Con il Presidente MICHELE EMILIANO, primo sostenitore delle politiche di “antimafia sociale”, credo fermamente che la lotta alle mafie possa essere combattuta esclusivamente per mezzo delle forze attive della nostra società, attraverso processi di educazione alla legalità e rinvigorendo il forte senso di comunità già presente in noi pugliesi.
È soprattutto mediante la diffusione dei valori civili e la riscoperta di una cittadinanza piena, viva e consapevole che potremo respingere chi minaccia una serena partecipazione alla vita sociale ed economica della nostra terra, restituendo dignità e sicurezza alle nostre comunità.
Sen. Assuntela Messina.