L’ora di dire addio al vecchio scontrino è scattata. Il 1° gennaio è cominciata l’era delle nuove misure imposte dal fisco contro l’evasione tramite l’utilizzo del digitale. L’introduzione dello scontrino elettronico sarà graduale, si parte con un inziale periodo di transizione che durerà fino al 30 giugno.
I commercianti e gli artigiani che non l’hanno ancora fatto dovranno, in sostanza, acquistare un nuovo registratore di cassa o in alternativa adeguare quello esistente. Sono anche stati previsti dei bonus per l’acquisto del registratore telematico, si tratta di un credito di imposta fino al 50% della spesa sostenuta.
Tante le novità e le cose da sapere per non incappare in spiacevoli sanzioni che saranno applicate se non verranno eseguite correttamente tutte le operazioni di trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate. Per questo, la sede della Confcommercio di Andria, in via Nicola Pisano, è aperta per sciogliere qualsiasi dubbio e spiegare nel dettaglio le novità della normativa in materia fiscale.
“La nuova certificazione dei corrispettivi è già partita il 1° luglio 2019 per gli operatori con un volume di affari superiore ai 400mila euro. Per gli altri è stata prevista una ‘moratoria’ delle sanzioni di sei mesi (fino al 30 giugno 2020). Gli esercenti che non si sono ancora dotati dei nuovi registratori telematici potranno continuare ad utilizzare i vecchi registratori di cassa ed emettere lo scontrino fiscale senza incorrere in sanzioni purché i corrispettivi mensili vengano trasmessi, attraverso un’apposita procedura telematica, all’Agenzia delle Entrate dai propri intermediari” – spiega Claudio Sinisi, delegato Confcommercio di Andria.
“Di positivo per i commercianti c’è che non sarà più necessario tenere il registro dei corrispettivi: la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati sostituiscono, infatti, gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate ogni giorno. Inoltre, la Confcommercio ha sottolineato la previsione di un contributo per l’acquisto del registratore telematico o per l’adattamento del vecchio registratore di cassa sotto forma di credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Per ogni dubbio, siamo in sede per fornire chiarimenti” – conclude Sinisi.
La sede di Confcommercio ad Andria: