“Sicurezza significa forze dell’ordine, legalità, programmazione territoriale”.
Ad intervenire sulla questione è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Andria, l’avvocato Michele Coratella.
“Ad Andria questi concetti sono stati trascurati, perché è mancata in questi anni la determinazione e la lucidità per fare delle scelte di campo. Abbiamo esempi con tutte le forze dell’ordine nella nostra città.
Iniziamo dai Carabinieri: la loro caserma è ospite di un immobile privato che dovranno lasciare entro la fine dell’anno. Con la scorsa amministrazione, era emersa la proposta di un privato per la costruzione della nuova caserma. Noi contestavamo il metodo proposto, volevamo un bando pubblico per cercare un immobile idoneo, perché questa è la procedura da utilizzare. Siamo stati ignorati dalla maggioranza. La loro delibera fu poi bloccata dall’Agenzia del Demanio, che chiese l’evidenza pubblica. La prefettura l’ha seguita. Non ci consola aver avuto ragione in anticipo, perché la città ha perso due anni.
Proseguiamo con la Guardia di Finanza: una delibera di giunta si proponeva anni fa di spostarla nell’ex Pretura. La destinazione per noi non era idonea per le loro esigenze, eppure nessuno ci ha ascoltati. L’amministrazione di centrodestra è andata dritta per la sua strada e ha trovato un muro. Hanno dovuto cambiare in corsa, avviando i finanzieri verso la sede dell’Ufficio Tributi in via Bari. Per ospitarli, però, vanno fatti lavori di adeguamento che il Comune di Andria non può pagare. Programmazione zero, ancora una volta”.
Poi continua: “La Polizia di Stato, ospite di un immobile privato, aspetta da tempo la realizzazione della Questura, così come tutti i cittadini della Provincia BAT. Dopo anni di silenzio sul rudere di via Indipendenza, nel 2012 si depositano le buste per la gara della costruzione sulla nuova questura di Andria. Poi per quattro anni di nuovo silenzio di tomba. Siamo intervenuti tante volte, perché in Parlamento la Lega Nord ha cercato più volte di dirottare al nord, verso Monza, quei fondi inutilizzati per il nostro presidio.
Il nostro deputato Giuseppe D’Ambrosio ha lottato strenuamente per lasciare quei fondi al nostro territorio. In via Indipendenza, però, i lavori procedevano a rilento, anche perché il Comune non pagava gli stati di avanzamento. Abbiamo rischiato nuovamente di perdere quei fondi, fino all’intervento del sottosegretario Carlo Sibilia, che ha accelerato nuovamente i lavori. Un ruolo importante l’ha avuto anche il prefetto Fusiello, che ringrazieremo sempre. Avremo una nuova questura, dunque. Ce la siamo sudata, tutto il territorio la merita.
Negli ultimi giorni sono arrivate anche nuove unità dell’esercito. C’è chi ha parlato di provvedimento eccessivo, ai critici io ricordo che nell’ultimo anno ci sono stati gravi fatti di sangue ad Andria, tanti furti nelle campagne e l’emergenza coronavirus. Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, perché i militari aiuteranno le forze dell’ordine a dare una risposta concreta alle sfide che la criminalità ci pone davanti ogni giorno.
Mi piace ricordare una riflessione che ho fatto assieme al commissario di Andria della Polizia di Stato Emanuele Bonato: dove c’è sicurezza, le attività imprenditoriali prosperano. Ci aggiungo un valore umano e culturale che va tutelato, perché più sicurezza, più controlli, ci consentono di liberare il nostro estro, la nostra voglia di sviluppo, di progresso, il nostro desiderio di migliorarci. Se sappiamo di poter essere sicuri nel nostro centro storico, nelle nostre periferie, mettiamo in circolo le nostre migliori energie. Ecco perché la sicurezza non può essere un obiettivo astratto” – conclude il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Andria.
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