L’annuncio del trasferimento del mercato settimanale di Trani, al di la dei compiacimenti politico-sindacali che lasciano il tempo che trovano in un contesto altamente contaminato, continua a far registrare posizioni precise e circostanziate. Dopo la nota diffusa da CasAmbulanti, la quale ha evidenziato i tanti elementi di preoccupazione per una decisione che, di fatto, ora continua a bloccare la ripartenza delle attività mercatali a Trani, anche dopo il 3 giugno del liberi tutti, si registra quella dell’Associazione di rappresentanza FIVAP, la Federazione Italiana Venditori su Aree Pubbliche di Unionecommercio la quale, in un intervento stampa, sottolinea aspetti sostanziali che potrebbero davvero prolungare questa situazione di stallo e generare enormi danni ai concessionari di posteggio, al contrario di quanto pubblicato da alcune Testate che parlerebbero di ripartenza del mercato addirittura già dalla prossima settimana. Nello specifico nella nota viene sottolineato come la procedura di trasferimento del mercato da via Superga in via Falcone, essendo un trasferimento previsto dal Documento Strategico del Commercio di cui la città di Trani si è dotato nel 2018, obbliga il comune ad osservare precise procedure di legge inderogabili. Innanzitutto bisogna procedere con la determinazione precisa dei soggetti aventi diritto alla riassegnazione del posteggio e ciò significa la verifica della regolarità dei pagamenti di Tosap e Tarig. E qui già i problemi diventano enormi. In secondo luogo si deve procedere con l’avvio dei procedimenti di revoca dei posteggi nei confronti dei (tantissimi?) morosi quindi il rispetto dei termini di legge per l’avvio dei procedimenti; il tempo necessario e previsto dalla legge per la regolarizzazione del debito e poi la decisione finale. Successivamente bisognerà determinare quale sia il numero effettivo dei posteggi rimasti, al netto di quelli revocati ai morosi che non dovessero regolarizzare nei termini le proprie posizioni. Fatto questo bisognerà procedere con la rielaborazione della planimetria allegata al Documento Strategico del Commercio con il numero definitivo dei posteggi da riassegnare e ciò comporterà un passaggio obbligatorio in consiglio comunale. Successivamente si dovrà elaborare la graduatoria provvisoria degli aventi diritto alla riassegnazione quindi la pubblicazione di questa sull’Albo Pretorio per quindici giorni, come per legge; la possibilità per gli aventi diritto o per gli esclusi di proporre ricorsi, scritti ed osservazioni e poi la ripubblicazione della graduatoria finale, ovviamente il tutto applicando le norme regionali e del D.S.C. per l’assegnazione dei posteggi mediante scelta da effettuarsi sulla base della posizione in graduatoria, determinata tenendo conto dei criteri di legge quindi anzianità di frequenza, requisito professionale, regolarità contributiva e tutto il resto. Alla luce di queste procedure inderogabili, che porterebbero via almeno due mesi qualora si lavorasse ininterrottamente solo sul caso, riteniamo legittime le posizioni dei colleghi di CasAmbulanti, ingiustificatamente esclusi dal Tavolo Tecnico per la loro posizione di affermazione di regole e procedure quindi a sostegno e rafforzamento di tali posizioni invitiamo il comune di Trani, mediante gli Organi preposti, in primis quelli politici ma anche dirigenziali, a voler chiarire con massima sollecitudine le questioni fondamentali posti nella presente nota stampa, con gentile richiesta di pubblicazione. Qualora nel corso del Tavolo comunale che avrebbe determinato una cosiddetta “Intesa” queste questioni fossero state poste in modo preciso e puntuale si invita l’Assessorato competente del comune di Trani a pubblicare copie delle convocazioni per verificarne la regolarità, nonché copia dei Verbali delle sedute con le Associazioni dai quali emergano i termini di tale “Intesa” in modo da poterne altresì proporre osservazioni ed approfondimenti, anche in relazione alla correttezza o meno delle procedure adottate e degli accordi raggiunti, che non possono derogare alle previsioni di legge pena essere oggetto di contenziosi, non solo di natura amministrativa” concludono dalla FIVAP
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