“Non sprecate un’altra giornata” aveva detto ieri il sindaco Cannito diffondendo una nota stampa da Palazzo di Città e oggi (in una giornata altresì piovosa):
A Barletta ( dove anche sabato scorso il mercato di Largo Ariosto non c’è stato) non passa la scelta Polisindacale di dividere la frequenza settimanale del mercato del sabato.
Non passa la scelta sostenuta in modo autoreferenziale anche da Confcommercio e da Confesercenti, dalla quale i concessionari di posteggio nel mercato del sabato hanno preso apertamente le distanze, non condividendola.
Una scelta che ha innescato un conflitto sociale che solo grazie all’intervento sindacale delle primarie Associazioni di Categoria CasAmbulanti, Unibat, ANA, CNA, Batcommercio2010 ha evitato ulteriori conseguenze.
Una battaglia sindacale pulita, ordinata, onesta e combattuta con orgoglio sul campo.
Il Capitano Savino Montaruli ha così commentato quanto accaduto a Barletta: “sono orgoglioso della riuscita di un’iniziativa di altissimo Valore sindacale, storica.
A Barletta gli Ambulanti hanno dimostrato maturità, senso di appartenenza e soprattutto capacità di difendere fino in fondo il proprio Diritto al Lavoro, senza limitazioni rigettando violazioni di legge e soprusi.
Non passa dunque quella decisione autocratica e dispotica di un’amministrazione comunale che deve ammettere di aver sbagliato ad operare senza il minimo coinvolgimento della Categoria e delle loro Associazioni di Rappresentanza vera, reale e non fittizia.
Oggi – prosegue Montaruli – è tempo di guardare avanti quindi il Sindaco abbandoni pregiudizi e condizionamenti, ci chiami sin dal 3 giugno ed insieme riorganizziamo la ripartenza globale del mercato del sabato a Barletta.
No, non ha vinto nessuno.
Ha prevalso solo la consapevolezza che non è più tempo di chiudersi in stanze blindate avvalendosi di silenti compiacenze.
Questo è il tempo della collaborazione, del confronto sereno ma costruttivo, competente e incondizionato. Noi ci siamo sempre stati, sul campo a combattere e sempre mettendoci la faccia.
Se anche gli invisibili vogliano prendere atto di quanto accaduto allora si facciano avanti. Sanno dove trovarci. Attendiamo la convocazione.” – ha concluso Montaruli di Unibat-CasAmbulanti.
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