Le immagini viste il 1° Maggio nei pressi del castello e della cattedrale all’arrivo dell’icona della Madonna dello Sterpeto ci hanno profondamente scossi.
Decine di persone si sono accalcate per strada per pregare, tante altre per semplice curiosità, il tutto sotto lo sguardo del sindaco e delle forze dell’ordine.
Premettiamo di non voler entrare nel merito delle scelte operate dalla Curia e che rispettiamo la grande devozione della città nei confronti dei Santi patroni.
Alcune considerazioni però sono obbligatorie: perché è stato autorizzato l’arrivo dell’icona ad un orario pomeridiano con tanto di comunicazione pubblica da parte del Comune?
Non sarebbe stato forse meglio organizzare lo spostamento in un orario notturno e con una comunicazione successiva alla città?
Il sindaco ha dichiarato che non avrebbe mai immaginato che sarebbe potuto accadere quello che è successo. Ma come è possibile?
Lui e il suo assessore alla sicurezza avevano invece il dovere di prevedere quanto accaduto, anzi, avrebbero dovuto scongiurarlo perché hanno l’obbligo di garantire l’incolumità e la salute pubblica di tutti i cittadini sempre e comunque.
Riteniamo che le decisioni assunte siano state irresponsabili e hanno esposto l’intera città ad un rischio molto elevato.
Ci chiediamo a cosa servano gli appelli e le “sceneggiate” sui social network se poi in un solo pomeriggio si vanificano tutti gli sforzi di chi resta a casa e dei tanti che non hanno ancora la possibilità di riaprire le proprie attività a causa delle misure di prevenzione imposte per legge.
Ci aspettiamo, anche per questo caso, che si faccia chiarezza su chi abbia la responsabilità di quanto accaduto, per questo chiediamo un intervento chiarificatore al Prefetto di Barletta-Andria-Trani.
In ogni caso riteniamo opportuno che la delega assessorile alla sicurezza sia in mani più affidabili e più competenti, al tempo stesso pretendiamo da parte del sindaco delle pubbliche scuse con una vera assunzione di responsabilità e non soltanto le solite tardive giustificazioni.
Diversamente lo invitiamo ad ammettere che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico e chi persevera negli errori non può avere responsabilità pubbliche in una città capoluogo di 100.000 abitanti!
Intanto in queste ore l’immagine della folla intorno al quadro sacro sta facendo il giro dei social network, ancora una volta la nostra città è oggetto di scherno e disapprovazione in tutta Italia, provocando nella grande maggioranza dei nostri concittadini un profondo senso di sdegno e imbarazzo.
Quei cittadini credono di meritare di meglio, e noi con loro.
I Consiglieri Comunali (di opposizione) :
Carmine Doronzo, Ruggiero Quarto e Michelangelo Filannino
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