Una serata straordinaria, come del resto tutte quelle orgqnizzqte dal Circolo Dino Risi di Trani, all’insegna del cinema italiano.
Al Circolo, Lorenzo Procacci Leone e Giuseppe del Curatolo, hanno ospitato Emanuele Salce, figlio di Luciano Salce, “un pilastro del cinema italiano e mondiale e un tassello pregiato della storia del nostro Paese”.
Emanuele Salce ha raccontato suo padre, scomparso 30 anni fa, il 17 dicembre 1989. Regista, attore, Luciano Salce è stato l’autore dei primi due Fantozzi. Durante l’incontro, moderato dal presidente del circolo, Lorenzo Procacci Leone, e dallo storico-cinematografico, Anton Giulio Mancino, Emanuele ha ripercorso la carriera artistica di suo padre mentre scorrevano le immagini dei film di uno degli intellettuali più raffinati e pungenti del secolo scorso.
Il circolo del cinema Dino Risi di Trani, in collaborazione con il Centro Studi Cinematografici sta celebrando Luciano Salce con una retrospettiva dal titolo “Salce e martello. Un regista di stile”. Un atto dovuto, commemorativo e propositivo sull’essenza e l’essenzialità cinematografica di Salce. E lo fa riscoprendo film meno noti, nonostante i numerosi successi popolari del grande regista romano.
Emanuele Salce è autore con Andrea Pergolari della mostra dal titolo “Luciano Salce, l’ironia è una cosa seria”
“In altre città, alcune più grandi, questo affetto della memoria, questo continuo legare il cinema alla vita, si è un po’ perso, ha detto Lorenzo Procacci Leone. Personalmente penso che sia il caso di iniziare a dare il giusto valore a queste occasioni di intime analisi offerte alla comunità”
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