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Fidelis Andria – Bilancio di un’annata: il ritorno in Tim Cup, l’ultima perla del 10, l’addio del condottiero a metà

8 Maggio, 2016 | scritto da Luca Losito
Fidelis Andria – Bilancio di un’annata: il ritorno in Tim Cup, l’ultima perla del 10, l’addio del condottiero a metà
Calcio
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La Fidelis Andria ha chiuso col Ko di Catania la stagione, centrando dopo ben 17 anni la qualificazione alla Tim Cup. Strambelli ha regalato l’ultima perla (il rinnovo è ancora incerto e potrebbe cambiare maglia), D’Angelo ha salutato la piazza. E quel che resta, è un futuro da riprogrammare.

Il primo anno di gestione Montemurro è stato impeccabile, ora però viene il bello e il difficile. Il presidente si è sbottonato ammettendo di voler puntare ai play-off, ma per poter perseguire un obiettivo così ambizioso servono diversi ingredienti.

Servirebbe anzitutto una guida tecnica completa: D’Angelo ha dimostrato di essere condottiero a metà. Abilissimo nell’organizzare un sistema difensivo perfetto, carente nell’ideazione di schemi offensivi utili ad esaltare le qualità degli attaccanti.

Il suo addio, dunque, potrebbe anche rappresentare un momento di crescita. Un dato su tutti certifica il concetto: nessun attaccante in doppia cifra. Miglior marcatore Strambelli, un centrocampista offensivo. Sei gol fatti: l’ultimo, a Catania. Una vera e propria perla.

E qui si arriva al secondo nodo: servono attaccanti più smaliziati, di categoria. De Vena, Bollino, Cianci e Grandolfo non lo sono. Per i rispettivi limiti tecnici, tattici, anagrafici o psicologici che siano. E soprattutto servirebbe chi li rifornisce.

A tal proposito preoccupa la posizione del dieci azzurro: la società non gli ha ancora proposto il rinnovo, e nel frattempo il talento barese ha ricevuto offerte importanti, una su tutte quella del Matera. Privarsi dell’uomo di maggiore qualità della rosa potrebbe essere un clamoroso autogol.

La Fidelis deve riorganizzarsi in fretta. Bisognerà trovare un condottiero vero, l’alter ego di Lega Pro di uno come Allegri. Un fenomeno, insomma. Se si confermasse in blocco la rosa, modificando solo le pedine di attacco e parte del centrocampo con gente di qualità, i sogni potrebbero realizzarsi.

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