Nel tracciare un bilancio della attività svolte sul territorio dal Centro Antiviolenza e Antistalking SAVE della Cooperativa Promozione Sociale e Solidarietà del Centro Jobel di Trani, le volontarie professioniste Marinetta Di Gravina, Valentina Palmieri e Anna Moscatelli si sono dette soddisfatte di quanto fatto in quattro anni. “Sempre più donne sono a conoscenza di questa realtà che le permette di uscire da uno stato di violenza e maltrattamenti – ha dichiarato la coordinatrice del centro Marinetta Di Gravina. Certo non è facile rivolgersi a noi, perche le donne sono vittime non solo di maltrattamenti fisici e psicologici ma anche di pregiudizi. Sono convinte che debbano per forza denunciare le violenze senza poter rimanere nell’anonimato e spesso temono per i figli specie se sono minori. Le richieste di aiuto provengono soprattutto da donne di età compresa tra i 30 e i 42 anni non autonome, casalinghe e alla ricerca di occupazione. Donne spesso ben vestite, colte, intestatarie di debiti contratti dal coniuge che purtroppo faticano a parlare con qualcuno”.
Dalla fotografia del problema della violenza di genere sul territorio, scattata nel 2015 per realizzare interventi tempestivi ed incisivi. Emergono dati significativi . Il 95% delle donne che si rivolgono al Save sono italiane e il 72% risiede a Trani. Vi è stato un incremento significativo delle richieste di aiuto da parte di donne con più di 70 anni che denunciano una condizione di violenza protratta da anni. In tutto sono 142 le vittime di violenza che dal 2012 si sono rivolte al Centro per chiedere aiuto, 36 nel 2015 e nell’anno in corso al momento sono 14 oltre alle richieste di informazione e di aiuto pervenute telefonicamente al numero dedicato alle emergenze 347/0838177. Spesso vengono a conoscenza del Centro attraverso il contatto diretto con le operatrici e il passaparola. Un dato importante nell’analisi svolta è che le vittime che si rivolgono al Save per la maggior parte è madre perché c’è un elevato rischio che possano diventare bersaglio diretto della violenza. Violenza fisica, spesso sessuale e percosse , violenza psicologica con umiliazioni minacce isolamento e poi c’è la violenza economica, tutte forme che danneggiano l’identità e l’autostima della donna compromettendone lo stato di salute psico-fisica. Le richieste maggiori sono di natura legale e psicologica e il più delle volte restano solo consulenze e non si tramutano in denunce che è l’unica via legale per interrompe la spirale della violenza.
“In questi quattro anni – ha riferito Valentina Palmieri referente Cav Save – il Centro ha promosso azioni di prevenzione della violenza con iniziative nelle scuole sul tema del bullismo e cyber bullismo). Tra i ragazzi è consuetudine affermare che spesso una donna viene picchiata anche se non ce n’è motivo come se esistendone uno, fosse giusto usare violenza. Mi preme sottolineare anche che alla domanda formulata nei test, somministrati agli studenti, “se hai mai assistito personalmente ad un episodio di violenza sulle donne”, il 33% dei ragazzi ha risposto SI specificando contro un familiare”.
Il Save ha organizzato anche incontri, eventi e stand di sensibilizzazione presso il mercato settimanale. E’ stato presentato anche il libro di Gero Giardina “Sbirri”, in collaborazione con le associazioni Libera presidio di Trani e Sentieri della Legalità, i cui proventi delle vendita saranno devoluti al SAVE in favore delle utenti vittime di violenza. Il Centro Antiviolenza di Trani ha competenza sul territorio Trani-Bisceglie e da gennaio scorso è stata stipulata una convenzione anche con i comuni di Francavilla Fontana e Cerignola. In tutto operano 20 professioniste volontarie tra psicologhe, psicoterapeute, educatrici, assistenti sociali e legali.
“Molto si deve ancora fare ma è un inizio di auspicabili nuove attività ha dichiarato la psicologa del CAV SAVE Carla Settembre” in linea con la presidente della Coop. Promozione Sociale e Solidarietà Giovanna Capurso.
Il centro Antiviolenza è aperto: lunedì e venerdì 10.00-12.00, mercoledì e giovedì 16.00-18.00 e il sabato su appuntamento. Per info e contatti gruppo facebook: Save-Centro Antiviolenza e Antistalking; indirizzo mail: savetrani@virgilio.it – Tel e fax 0883.501407.
Di Antonella Loprieno
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