“Il nostro obiettivo è di restituire la mobilità pedonale ai residenti in via Callano e questo sarà possibile”.
Lo ha detto, due giorni fa (11 settembre 2019) il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, incontrando i cittadini che vivono a ridosso del cantiere nel quale si lavora per la soppressione dei passaggi a livello di via Andria e via Vittorio Veneto e per la realizzazione di sottovia, i quali chiedono che sia previsto e realizzato un attraversamento pedonale della tratta ferroviaria nord barese, di proprietà della regione Puglia e gestita da Ferrotramviaria.
Cannito li ha convocati dopo avere incontrato ieri l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Giovanni Giannini e il direttore di Ferrotramviaria Massimo Nitti.
A breve l’attraversamento pedonale, fra via Andria e via Fillannino o via Romagnosi, potrà essere realizzato perché, a giorni, il passaggio dei treni lungo la tratta Andria – Barletta, per lavori di Ferrotramviaria, sarà sospeso e ciò farà venire meno il motivo ostativo alla realizzazione del passaggio pedonale, ossia la sicurezza e incolumità delle persone.
“Sarà nella conferenza di servizi convocata a Bari per il prossimo 23 settembre che tutto questo verrà approfondito – ha spiegato il primo cittadino – e tutti i soggetti coinvolti, regione Puglia, RFi che è stazione appaltante, Ferrotramviaria e la ditta che esegue i lavori, oltre al comune di Barletta, si confronteranno per trovare la soluzione tecnica migliore”.
Il sindaco ha evidenziato anche come l’interruzione del traffico ferroviario potrebbe consentire un metodo di scavo, a cielo aperto, e non più a spinta con un monolite, che ridurrebbe i tempi di realizzazione dell’opera e anche i costi.
”Noi ci faremo portatori di questa possibilità e suggeriremo tale ipotesi di lavoro – ha concluso Cannito – perché siamo interessati a che i lavori durino il più breve tempo possibile e, con essi, anche i disagi per i residenti della zona”.
Quella di questa mattina, inoltre, è stata l’occasione proprio per fare il punto sul cantiere.
Sono in corso le operazioni per la rimozione delle 23.000 tonnellate di terreno, operazione propedeutica al sopralluogo che, lunedì prossimo, compiranno in loco gli artificieri per escludere che vi siano nell’area dei lavori residuati bellici.
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