Domani, giovedì 28 aprile, alle ore 19.30 alla libreria Diderot, Domenico Canciani e M.Antonietta Vito presentano il libro “Venezia salva”, ed. Castelvecchi, ispirato alla tragedia di Simone Weil.
“La pietà che scaturisce dall’amore soprannaturale, per un istante almeno, sembra in grado di redimere l’esistenza, di salvaguardarne la bellezza, d’introdurre nel tempo un lampo d’eternità, di fare spazio all’infinitamente piccolo che è capace di mettere in scacco la forza“.
“Venezia salva” esprime, in poesia, la condanna del primato della forza nella società di ogni tempo. Trae ispirazione da una novella storica seicentesca che narra il fallito complotto ordito dalla Spagna contro Venezia. La bellezza della città, riflessa nello sguardo innocente di Violetta, muove a compassione il capo militare dei congiurati, Jaffier, che denuncia il complotto cercando invano di salvare la vita dei compagni. Questa edizione di “Venezia Salva” si presenta come una novità in quanto la nuova traduzione è accompagnata da un ricco apparato critico. In esso, avvalendosi di preziose informazioni presenti nel Fondo Simone Weil della Biblioteca Nazionale di Parigi, si ripercorre il retroterra teorico della tragedia e si ricostruisce, attraverso un’ampia documentazione storica, il tormentato percorso compiuto dall’autrice a partire dal momento in cui legge la novella storica dell’Abbé de Saint-Réal e dà inizio alla lunga gestazione del testo.
Venezia salva è una tragedia in tre atti nata dalla preoccupazione di Simone Weil per quella che ritiene essere una delle contraddizioni di fondo della vita umana divisa fra il sogno, stato violento in cui fa precipitare l’imperio della forza, e l’attenzione, che sola può sciogliere da quel sogno.
Si tratta dell’unica opera teatrale di Simone Weil, rimasta incompiuta a causa della prematura morte della scrittrice e filosofa francese.
L’incontro sarà moderato dal prof. Paolo Farina.
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