Piazza Re Manfredi. Una cornice spettacolare, da far invidia a qualsiasi città: da un lato il castello federiciano, dall’altro la maestosa regina delle cattedrali.
Centinaia di persone per assistere a qualcosa di grandioso, unico ed irripetibile. Tutti i requisiti per una giornata storica, da raccontare un giorno ai propri nipoti.
Trani. 2 maggio. La città è stata protagonista delle celebrazioni del grande genio Leonardo da Vinci a 5 secoli dalla sua morte (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) e per l’occasione è stata azionata l’unica balestra gigante al mondo funzionante, 22 metri di lunghezza, 24 metri di arco, un’opera imponente realizzata dall’ingegnere Giuseppe Manisco, 4 tonnellate e mezzo, in esposizione sino al 10 maggio 2019 e che avrebbe dovuto scagliare una palla infuocata verso il mare.
La palla nel progetto originario del genio proteiforme doveva essere di pietra e pesare 100 libbre, circa 50 chili. La variante dell’ingegnere, invece, ha previsto una palla cava di 15 chili, più leggera e galleggiante, per essere prontamente recuperata dal mare dalla Lega navale di Trani.
E’ toccato a Niki Battaglia, direttore di Palazzo Beltrani, scandire le fasi del caricamento della balestra e del lancio successivo della palla di fuoco, azionato con un colpo di martello ad opera dell’ingegnere salentino, in seguito alla trazione dell’arco. Ma evidentemente qualcosa è andato storto.
L’emozione e la curiosità di un concitato pubblico, durante il countdown precedente al lancio della palla, ha lasciato spazio all’ilarità e allo sgomento generale dei momenti successivi. Dal video è evidente che la corda dell’arco rilascia la palla ad una velocità decisamente ridotta e quindi la stessa non percorre nemmeno 10 metri prima di terminare il suo volo sulla battigia. Nemmeno in mare.
Perplessità. Qualche risata. Il pubblico rimane contento a metà. Ma sul web è andata anche peggio: su Facebook i commenti alle immagini sono davvero esilaranti.
I più comuni inneggiano alla figura “barbina”, altri sperano che nessun tg nazionale mostri il video, altri ancora definiscono incompetenti coloro che hanno progettato lo strumento. Ma ci sono molti davvero divertenti: “Abbiamo rischiato una crisi diplomatica con la Croazia” oppure “Povero Leonardo da Vinci…si sarà agitato nella tomba”, “Hanno dovuto limitare la potenza per evitare di colpire la Croazia…”.
Nonostante tutto però rimane un evento straordinario ed unico nel suo genere.
La manifestazione infatti ha avuto un ottimo esito: rientra nell’ambito delle iniziative organizzate dal Palazzo delle Arti Beltrani di Trani per le celebrazioni del grande genio di tutti i tempi, cominciate dal 6 aprile scorso con l’inaugurazione della mostra “Il Genio. 500 anni di meraviglia”, fruibile sino al 30 giugno, in cui si può ammirare l’ingegno visionario di Leonardo da Vinci, attraverso 40 macchine da guerra e non della collezione dell’ingegner Manisco, costruite secondo appunti e disegni dei codici leonardeschi.
La balestra è la 133ma macchina leonardesca che l’ingegnere realizza. Si spera che non sia l’ultima.
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