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Barletta – Elezioni europee: ci sarà anche Stella Mele di Fratelli d’Italia

22 Aprile, 2019 | scritto da Redazione
Barletta – Elezioni europee: ci sarà anche Stella Mele di Fratelli d’Italia
Politica
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Il vento del sovranismo soffia forte ed i partiti schierano in campo le loro donne e i loro uomini. A correre per le elezioni europee indette il giorno 26 Maggio prossimo, ci sarà anche Stella Mele, Avvocato, Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Cultura del Comune di Barletta, tra le poche candidature espresse nell’intera Provincia Bat nel Collegio Meridionale (Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria).
Mele è candidata da Fratelli d’Italia, lista capeggiata dalla leader del suo partito, Giorgia Meloni.

“Ho accettato questa sfida intendendola come un atto di amore nei confronti della mia comunità, in difesa del mio Sud e della nostra splendida Nazione. Una candidatura impegnativa, di fronte alla quale non mi sono sottratta perché altrimenti “che fratelli d’Italia saremmo senza assumerci sacrifici e responsabilità?”
È con questo spirito che ringrazio sin d’ora i rappresentanti nazionali di FdI, il coordinamento provinciale e regionale, l’on. Marcello Gemmato in corsa come me e quanti sceglieranno di essere al nostro fianco in questa impersonale battaglia di idee, che unitamente agli altri candidati del mio partito, porteremo avanti avendo ben chiare le idee sull’Europa che vogliamo.
Questa Europa si presenta prepotente, divisa, incapace di cooperare sui grandi temi e soprattutto irrispettosa dell’Italia.
In questi ultimi anni, due Stati membri dell’Unione Europea hanno più volte voltato le spalle al Governo italiano ed ai suoi rappresentanti istituzionali, onde nascondere le loro strategie egemoniche che ben hanno fatto al loro interesse nazionale a sfavore del nostro.
Siamo stufi di subire le azioni predatorie dell’asse Franco-Tedesco sulle nostre imprese, sulle nostre infrastrutture e sulla nostra economia.
Chi segue Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sa bene che non è da oggi che ci battiamo per una Confederazione europea di Stati Nazionali, forti, liberi, sovrani e che cooperino sulle grandi questioni come il mercato unico, la sicurezza, la difesa e l’immigrazione, ma anche liberi di autodeterminarsi su tutto ció che può essere meglio deciso a livello nazionale.
Vogliamo ribadire la supremazia della Costituzione e dell’ordinamento Italiano sulle norme europee. A cominciare dalle politiche di austerità imposte dall’UE in favore, invece, di un piano di investimenti pubblici per infrastrutture, trasporti ed edilizia scolastica, per ammodernare la Nazione, ma soprattutto il Sud, passando per una modifica delle norme europee relative anche al settore alimentare ed ambientale.
Nel nostro programma contempliamo da sempre alcuni temi che dovrebbero essere una priorità nazionale ed europea: dalla casa quale bene inalienabile ed impignorabile, al tema della crisi demografica per il quale la soluzione non puó essere l’immigrazione incontrollata.
Vogliamo anche un diritto di prelazione riconosciuto agli italiani anche nell’accesso ai servizi sociali, perché semplicemente pensiamo che chi ha contribuito a fare dell’Italia la Nazione che è oggi non debba essere scavalcato da chi è arrivato da poco in Italia.
La presenza di Fdi in Europa sarà importante anche per la difesa della nostra identità classica e cristiana dal processo di islamizzazione in corso, sollecitando l’Europa a difendere anche le tante comunità cristiane discriminate e perseguitate nel mondo.
Ci piace l’Europa che difende le diversità e le valorizza. Non ci piace l’Europa che mira a renderci più deboli, più succubi e più schiavi.
Sono fiduciosa che presto o tardi la cultura millenaria dei popoli europei riuscirà a spazzare via coloro che amano mostrare il loro servilismo ai mercati e alla dittatura finanziaria.
Questa Europa, infatti, fa gli interessi del grande capitale e delle multinazionali che realizzano enormi fatturati e che quasi mai si traducono in ricchezza o in posti di lavoro per la comunità nazionale.
Ecco perché per invertire la rotta sarà dirimente agevolare le nostre imprese con una Flat tax ridotta per quelle che producono in Italia e con una serie di incentivi in loro favore.
Anche nel campo agroalimentare abbiamo assistito al latte rumeno, all’olio tunisino e alle arance marocchine. Ci siamo sentiti perfino dire da questa Europa quanto deve essere grande una zucchina. Tutto questo è un preciso disegno per distruggere la nostra agricoltura e le nostre eccellenze naturali.
No, non è questo il nostro modello di Europa ed è evidente che la sua sopravvivenza richiede una svolta capace di far ritrovare le radici comuni dei padri fondatori.
Il 26 maggio dimostreremo che c’e un’Italia pronta a credere nella forza delle proprie radici, nella fierezza delle sue Cattedrali, dei suoi monumenti, della sua storia e delle sue eccellenze nei vari settori. A chi sarà eletto il compito di difenderla, promuoverla e rappresentarla”.

Stella Mele

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