Le ragazze – Emma Cline

Leggo, dunque sono

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“Le ragazze” di Emma Cline è un libro che, molto probabilmente, non ha bisogno di presentazioni poiché nel 2016 è stato il romanzo più discusso del momento, se ne parlava ovunque. È diventato un vero e proprio caso editoriale già prima di essere pubblicato. La casa editrice Penguin per assicurarsi i diritti, infatti, ha pagato €5.000.000 di dollari, un evento senza precedenti.

“Le ragazze” è diventato famoso perché basa gli eventi narrati sulla Manson Family, la setta capeggiata da Charles Manson, e che si è resa colpevole dell’assassinio della moglie incinta di Roman Polanski e di chi era con lei in casa al momento del nefasto accadimento. Protagonista delle vicende è Evie, una ragazzina incompresa e “invisibile” che avrà un approccio diretto con questa “famiglia”, trovandovi quelle attenzioni che a casa nessuno le riserva. Punto focale, quindi, non è l’omicidio, non siamo dinnanzi ad un thriller ma ad un romanzo di formazione.

La storia si apre con una Evie adulta intenta a ricordare la sua esperienza nella comune, di come lei non sia mai stata un membro effettivo ed ufficiale della famiglia perché, anche dopo il suo ingresso, ha continuato a vivere dalla mamma, nonostante il rapporto instabile con la stessa. Quello della Cline è un romanzo denso e profondo tanto che la scrittura, a tratti, può sembrare artificiosa ma mai pesante o noiosa, gli eventi scorrono con un ritmo veloce e sono vividi nella mente del lettore, come realistici sono i personaggi che popolano la storia.

“Le ragazze” è un titolo a tutto tondo. La Cline non si riferisce solo a Evie in quanto adolescente, sulla sua formazione e sulla sua psicologia femminile, in cui chiunque può rispecchiarsi, ma pone l’attenzione sulle tre donne più importanti della Manson Family. 

In esame viene presa una in particolare, Susan, che sarà quella che introdurrà la protagonista all’interno della Comune. Evie avrà con Susan un rapporto molto particolare, una sorta di venerazione e ossessione per questa ragazza e Susan avrà, dal canto suo, un comportamento molto ambiguo infatti in alcuni momenti le starà molto addosso mentre, in altri, cercherà di allontanarla senza spiegazione alcuna. L’atteggiamento strambo di Susan verrà palesato a noi solo verso la fine.

Un romanzo, dunque, denso di pensieri che mi ha piacevolmente stupita grazie al punto di vista totalmente inedito e fresco utilizzato per parlare di un mistero irrisolto che lascia perplessi ancora oggi.