Trani – Nuova sede Stp: dopo il sopralluogo dei vertici societari, il presidente Roberto Gargiuolo ufficializza la data dell’inaugurazione, il 10 maggio

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Si intensifica la collaborazione tra i vertici societari della Stp. Mercoledì 6 aprile, il Presidente Roberto Gargiuolo, insieme al nuovo amministratore delegato della Società Trasporti, Rosa Pastore, ha visitato la nuova sede di Trani, ubicata nella zona industriale di via Barletta, per constatare lo stato di avanzamento dei lavori.

“Siamo ormai alla fine, mancano le ultime opere di adeguamento, ma per il 10 maggio dovremmo poter inaugurare la palazzina uffici della Stp di Trani – dichiara il presidente Gargiuolo – Si tratta di una sede unificata che andrà ad accorpare anche gli uffici situati attualmente in via Montegrappa, la rimessa, in via Santo Spirito. Una promessa che diventa realtà, grazie all’impegno di tutta la società Stp che mi ha dato fiducia e che oggi posso finalmente ripagare con un atto concreto. Abbiamo lavorato con coscienza e cognizione di causa portando avanti quel progetto che, fin dal mio insediamento, non ho mai perso di vista: ubicazione degli uffici nella città della sede legale della Stp e contenimento dei costi”.

L’intera area, infatti, è costata intorno ai 280 mila euro (somma valutata dell’Agenzia delle entrate a tutela dell’importo versato all’ex proprietario dell’immobile) ed è stata acquistata con l’attivo di bilancio della Stp. “Un risparmio notevole – sottolinea il presidente – a fronte dei 5 mila euro mensili pagati per il fitto degli uffici di Trani”.

Sarà una sede autonoma con uffici di ragioneria, contratti, contratti e appalti, viabilità di servizio, impianto di autolavaggio, piazzale di manovra e sosta dei pullman di tutta la provincia Bat. “Nel prossimo futuro si potrebbe pensare ad una officina per la riparazione e manutenzione dei mezzi di trasporto e, sul fronte occupazionale, indire un nuovo concorso pubblico”. Il presidente Gargiuolo, presidente della Stp dal 2008 e in carica fino a giugno 2017, intende proseguire il suo mandato nell’interesse dell’azienda, portandola ai massimi livelli di avanguardia, ma non dimentica la sua città e, visto che lo spazio della nuova sede è notevole, lancia una proposta: “Trasferire anche gli uffici Amet”.

di Antonella Loprieno