“Quale protezione dell’ambiente e alla salute dei cittadini si prefigge l’assessore Stea con questo accordo?”. Se lo chiede la consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari, dopo aver appreso dagli organi di stampa di un accordo tra la Regione Puglia e la società Bleu per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati ed organici in una nuova discarica nel territorio di Canosa. “In Puglia – prosegue – si continua a ricorrere allo smaltimento in discarica piuttosto che avviare un ciclo virtuoso e, cosa altrettanto grave, si propone un ristoro risibile alle comunità come quella di Canosa che, a causa di scelte scellerate, vedono il proprio territorio votato a discarica. Trattasi di 75 centesimi di euro per tonnellata di rifiuto da riconoscere al Comune di Canosa, quasi un insulto. Vorremmo inoltre sapere, quale beneficio possa avere un accordo con un debitore del Comune per oltre due milioni di euro e come faccia un gestore di discarica moroso nei confronti di un Comune a poter continuare indisturbato la propria attività. L’assessore Stea è al corrente che esiste un contenzioso tra il nostro Comune e la Bleu nel quale è stato chiesto il pignoramento delle particelle oggetto dell’ampliamento della discarica per poter rientrare dei crediti maturati e non pagati ai canosini?”.
La pentastellata si chiede perché al tavolo regionale che ha portato all’accordo con i gestori delle discariche private sia stato invitato il vicepresidente dell’Anci Puglia e non gli amministratori delle città che subiscono la presenza delle discariche interessate dall’accordo.
“Come sempre in tema di rifiuti – continua – si passa sulla testa di comunità che già sopportano la presenza di discariche nel proprio territorio al fine di porre rimedio alla incapacità della Regione nella chiusura del ciclo dei rifiuti. Regione che continua a permettere che tantissimi comuni pugliesi non raggiungano le percentuali di raccolta differenziata previste, continuando ad avviare a discarica quantità enormi di indifferenziato con la conseguenza di saturare le discariche stesse. Inoltre il perdurare della fase emergenziale nella gestione dei rifiuti ha fatto sì che i gestori di discariche private trovassero conveniente allocare i loro impianti in Puglia. Per quel che riguarda l’avocazione dei procedimenti di Aia o di Via/Aia in capo alla Regione Puglia sappia l’assessore Stea che così come ci siamo opposti a concessioni di allargamento delle discariche presenti nel territorio di Canosa continueremo a farlo anche in futuro – concludono – perché riteniamo che non sia più possibile continuare ad abbancare milioni di metri cubi di rifiuti nel nostro territorio. Tutto nel sostanziale silenzio anche dei consiglieri regionali di maggioranza della provincia Bat”.
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