È accaduto l’altra sera a Molfetta, dove i militari della Compagnia hanno arrestato Francesco Paolo Ruotolo, 22enne di Motta Monte Corvino (FG), già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di rapina aggravata in concorso.
Tutto ha avuto inizio intorno alle 20.00, quando all’interno di un panificio di via Berlinguer ha fatto irruzione un giovane, vestito di nero e col volto coperto da un passamontagna nero, armato di pistola. Dopo aver intimato ai presenti di restare immobili, brandendo contro di loro una pistola, si è avvicinato al registratore di cassa e ha sferrato una serie di cazzotti sulla tastiera, nel tentativo di farlo aprire. Non riuscendovi e, spazientitosi, lo ha letteralmente sradicato per poi guadagnare l’uscita.
Non contento, appena fuori dal negozio, ha minacciato un passante puntandogli contro la pistola, intimandogli di sdraiarsi per terra. Percorsi alcuni passi, è entrato nel vicino centro scommesse e qui, trovata la strada spianata dal complice, anch’egli travisato ed armato di pistola, che nel frattempo aveva fatto irruzione ed aveva fatto sdraiare per terra tutti i presenti, ha scagliato il registratore di cassa contro lo sportello in vetro del banco scommesse. Quindi, è salito sul bancone e ha consegnato un sacco nero al commesso là presente, intimandogli, sotto la minaccia della pistola, di riempirlo con i soldi presenti nelle casse.
Ottenuto il bottino, i due rapinatori si sono dati alla fuga, dileguandosi per le vie limitrofe.
Una telefonata giunta al 112 ha attivato la centrale operativa, che, senza perdere tempo, ha dirottato sul posto una “gazzella” del Pronto Intervento.
I militari, conoscendo la zona, hanno raggiunto il luogo indicato percorrendo alcune strade secondarie, nel tentativo di beccare i rapinatori. L’intuizione dei due carabinieri ha difatti portato ben presto il risultato auspicato, atteso che due individui incappucciati ed in fuga sono stati intercettati in via Tommaso Fiore.
Inseguiti a piedi, nonostante l’alt più volte intimato loro, i due hanno proseguito la fuga, non esitando a puntare più volte le armi contro i Carabinieri, nel tentativo di farli desistere.
I due militari, però, per nulla intimoriti, hanno proseguito la corsa sino a raggiungere e placcare il 22enne, mentre il complice, a quel punto, è riuscito a farla franca. Immediatamente disarmato e perquisito, addosso al rapinatore sono stati trovati circa 700 euro, mentre la pistola, strappatagli dalle mani, si è poi rivelata una scacciacani, fedele riproduzione di una vera e propria arma da fuoco.
L’ispezione dei luoghi ha permesso, inoltre, di recuperare una seconda pistola, anch’essa rivelatasi falsa, un passamontagna, un paio di guanti e una felpa, gettati dal malvivente in fuga sulla rampa di accesso ai garages di un condominio di via Moscati.
Dopo l’arresto, il rapinatore, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato poi condotto in carcere.
Sono, invece, tuttora in corso indagini volte all’identificazione del complice, riuscito a dileguarsi e che ormai ha le ore contate.
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