Non abbiamo esitato ad accettare l’invito che l’amministrazione ha rivolto alle nostre e ad altre associazioni di presentarsi in consiglio comunale per manifestare solidarietà al sindaco riguardo alla nota vicenda dell’atto intimidatorio da lui subito. Sia come Presidio di Libera che come Comitato Bene Comune avevamo già espresso una netta condanna di tale vile atto criminale. Per noi, da sempre impegnati nell’affermazione della cultura della legalità e per una società più giusta e pulita, una presa di posizione in tal senso era doverosa e scontata. Siamo convinti che il dissenso sia legittimo se espresso collettivamente nelle piazze, non certo con i proiettili. Avremmo sperato però di poter esprimere, l’altra mattina in consiglio, un nostro pensiero, piuttosto che limitarci ad essere presenti alla lettura di un comunicato di solidarietà già preparato e non condiviso con noi.
Ciò che avremmo voluto esprimere, insieme alla indiscutibile solidarietà, è che ci sembrerebbe giusto che le associazioni siano tenute in considerazione ed ascoltate non solo in questi frangenti, ma anche quando, nelle sedi e nelle forme opportune, manifestano preoccupazione per le problematiche della città, o avanzano istanze e proposte degne di attenzione. La partecipazione e la trasparenza, che avrebbero dovuto costituire un cardine per questa amministrazione, rappresentano la condizione basilare per un rapporto di fiducia in grado di creare una comunità più coesa e responsabile.
Non possiamo inoltre tacere una nota di disappunto rispetto al modo in cui è stato gestito il tavolo della legalità istituito all’indomani degli eventi criminosi relativi al racket delle estorsioni nella nostra città. Le intenzioni originarie di creare una rete interistituzionale per elaborare una strategia condivisa nel contrasto alla criminalità sono state del tutto disattese, ed oggi quel tavolo si è di fatto dissolto nel nulla, con l’allontanamento di tutte quelle associazioni che avrebbero voluto dare un contributo concreto. Si è sprecata in tal modo un’occasione di impegno condiviso su una problematica di così grande rilievo.
Per cui ribadiamo la nostra vicinanza umana al sindaco e alla sua famiglia, violati in una sfera così intima e privata, ma auspichiamo anche che in futuro siano adottate politiche più efficaci soprattutto sul fronte della prevenzione della criminalità, per evitare di ritrovarci poi nuovamente nella condizione di dover arginare i fenomeni quando sono già tristemente conclamati.
Teresa De Vito – Comitato Bene Comune
Anna Rossi – Presidio Libera Trani
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