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Giornata Nazionale “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”: Anna Ieva presenta il suo romanzo

23 Novembre, 2018 | scritto da alessia paradiso
Giornata Nazionale “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”: Anna Ieva presenta il suo romanzo
Cultura
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In Occasione della Giornata Nazionale  “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”, l’autrice ANNA IEVA Presenterà il Romanzo  “Volevo Solo Amore”.

L’autrice ANNA IEVA

23 Novembre ore 18.00

Andria – Centro Commerciale Mongolfiera

25 Novembre ore 19.30

Sporting Club – Corato

Piazza Simon Bolivar, 19

ANNA IEVA: ha cinquant’anni e vive ad Andria; ama la poesia

ed alcuni suoi componimenti sono stati inseriti in un’antologia poetica pubblicata da EDIZIONI SI, ama la natura, i suoi due figli e odia l’ipocrisia.

Attenta osservatrice delle problematiche femminili per la prima volta si è cimentata nella scrittura di un romanzo sul tema dell’amore delle donne.

Introdurrà : Marilena Martinelli  (Sporting Club Corato) Moderatrice: Micaela Ferrara (Radio Italia anni 60) Intermezzi musicali a cura : Pietro Catucci (Rotary)

Lettura brani a cura di : Titty Di Bisceglie

Intervento di : Lucia Lotito “Associazione Riscoprirsi”

Si ringrazia la collaborazione con: Associazione Riscoprirsi – Sporting Club Corato – Rotary Club Corato – PugliAttivA – Radio Italia anni 60 Puglia e Basilicata Corato.

 

Volevo solo amore,

di Anna Ieva e Anna Grieco

Data d’uscita: 8 Marzo 2018

 

Volevo solo amore è un romanzo corale, un vero e proprio inno alla forza delle donne che, nonostante le tante difficoltà e le mille prove che la vita mette loro davanti, trovano sempre e comunque il coraggio di rialzarsi e di lottare per coloro che amano e per ciò in cui credono.

Sono Claudia e Marika le protagoniste assolute di questa storia. Due donne che non potrebbero essere più diverse tra loro, non solo a causa della differenza d’età che le separa, ma anche per l’ambiente sociale in cui sono cresciute e hanno vissuto: Claudia è nata in una famiglia di umili origini; Marika, invece, è stata adottata e appartiene a una delle famiglie più in vista di Torino: i Gori, magnati dell’alta finanza.

Due vite agli antipodi, sembrerebbe, eppure qualcosa le accomuna: un segreto devastante di cui entrambe portano addosso il peso e le cicatrici.

Le strade di Claudia e di Marika si incrociano quando la prima accetta il posto di insegnante in un liceo di Torino, dopo che il suo matrimonio è miseramente naufragato. Per Claudia quel lavoro rappresenta un’altra occasione, un nuovo inizio, un modo per sfuggire ai suoi demoni interiori, ma molto presto la donna scoprirà che non si può fuggire dai fantasmi del proprio passato.

E allora verrà chiamata a compiere una scelta, forse la più difficile di tutta la sua vita: voltarsi dall’altra parte e scappare, come ha fatto per anni, oppure restare e lottare per la bambina che è stata e alla quale hanno strappato l’innocenza, e per Marika, che ha un bisogno disperato del suo aiuto.

Cosa sceglierà Claudia? Non vi resta che leggere il romanzo per scoprirlo….

 

Breve estratto

 

 

Marika scosse il capo per scacciare quei pensieri angoscianti. Le recriminazioni non servivano a nulla, comunque, anche se il rimorso rimaneva sempre lì, a corroderla dentro. «Non ho bisogno della balia…» replicò, asciutta, «ormai sono grande.»

Amedeo le lanciò una lunga occhiata. «Oh sì, questo lo vedo! E diventi ogni giorno più bella.»

Lei non confutò quell’affermazione: sapeva di essere molto carina, glielo diceva ogni giorno la sua immagine riflessa nello specchio del bagno. Cristo, quanto avrebbe voluto che non fosse così! Se fosse stata brutta, lui forse non l’avrebbe voluta, non l’avrebbe costretta a soddisfare le sue schifose voglie.

A volte era stata tentata di radersi a zero i lunghi capelli biondi, di sfregiarsi il volto e deturparsi la pelle del corpo, ma non ne aveva mai avuto il coraggio.

Perché era una vigliacca, quella era la verità!

Lei non era l’eroina di una fiaba e non si  meritava nessun principe azzurro, solo l’orco cattivo.

«Vieni qui!» le ingiunse Amedeo con voce roca. Allungò una mano e le circondò i fianchi, poi se la strinse contro con forza.

Marika non protestò. A lui non piaceva quando faceva la difficile, ma quando l’uomo le sfilò la maglia e le afferrò un seno, strizzandole il capezzolo, non poté trattenere un ansito strozzato.

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